Jet privati: Francia vuole limitarne i voli ​​e farlo su scala europea

Il ministro dei Trasporti francese, Clément Beaune, ha annunciato che la Francia sta valutando la possibilità di limitare i voli su Jet privati. ​​In un momento in cui sono necessari sforzi per combattere il cambiamento climatico e ridurre il consumo di energia. E, affinché questa misura sia efficace e abbia un effetto maggiore, vorrebbe che fosse applicata a livello europeo.

Jet privati: perchè la Francia vuole limitarne i voli?

Il governo francese sta lavorando da luglio a un piano per “agire e regolamentare i voli con jet privati” nel quadro di iniziative volte a mitigare l’impatto della crisi energetica. Beaune, intende sollevare la questione dopo le vacanze estive, quando il Dirigente di Emmanuel Macron discuterà del cosiddetto “piano di sobrietà”. Volto a mettere in pratica i risparmi energetici necessari all’Unione Europea per superare la crisi causata dall’escalation dei prezzi del gas. Scatenata dalla guerra in Ucraina. Il ministro francese prevede di portare la proposta al prossimo incontro con altri funzionari dell’UE nel settore dei trasporti in ottobre. Poiché ritiene che “il modo più efficace per agire a livello europeo sia avere le stesse regole e maggiore influenza”. Beaune ha dichiarato che i voli in jet privati ​​dovrebbero essere limitati a causa del loro contributo al cambiamento climatico. E che il Paese non può più tollerare che i super ricchi utilizzino aerei privati ​​mentre il pubblico sta effettuando tagli per far fronte alla transizione ecologica.

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Incitamento, restrizioni e compensi sono visti come opportunità

Secondo l’organizzazione non governativa Transport & Environment, un decimo dei voli in Francia è effettuato da jet privati. E un volo della durata di un’ora emette circa un quarto delle emissioni annuali medie europee. Sebbene non siano ancora note misure concrete, Beaune ha suggerito diverse possibilità. Dagli incentivi per ridurre quei voli alle restrizioni, attraverso le tasse con effetto deterrente. Tuttavia, tra gli scenari probabili c’è quello di costringere le compagnie a rendere pubblici i propri viaggi con jet privati. Creando un dispositivo per inquadrarne l’utilizzo. E addirittura impedendolo, se esiste un’alternativa con voli commerciali o treni. Sarebbe un modo per ampliare un accordo già esistente. Che impedisce alle compagnie aeree di operare linee nazionali quando esiste un’alternativa su un treno di meno di due ore e mezza. Tranne quando devono stabilire voli in coincidenza. Un’altra opzione sarebbe quella di integrare l’aviazione privata nel futuro sistema di quote fiscali sull’anidride carbonica (CO2). In fase di sviluppo nell’UE.

Diletta Fileni
Diletta Fileni
Blogger e redattrice per il Periodico Daily guardo alla scrittura come esercizio di riflessione e di responsabilità, uniti a un impegno per invitare alla conoscenza. Laureata in Economia e Commercio.

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