lunedì, Maggio 6, 2024

Il tabacco in Zimbabwe é un affare per tutti?

Il giro d’affari del tabacco in Zimbabwe sta raggiungendo livelli molto alti nel Paese. La capitale Harare è il crocevia di acquisto e vendita. Difatti è nella sede della Tobacco Sales Floor in questa città che si tengono le aste delle foglie di tabacco. I coltivatori arrivano da tutto il Paese per i loro affari. Fino a dieci anni fa la vendita era conveniente e gli agricoltori investivano nelle attrezzature e nei macchinari utili a lavorare la terra. Oggi non è più così, le novità introdotte dal 2016 hanno fatto perdere tante entrate ai coltivatori di tabacco in Zimbabwe.

Perchè gli agricoltori di tabacco non sono soddisfatti?

Fino al 2009 la valuta ufficiale in Zimbabwe era il dollaro ma, a causa di una forte inflazione, la dollarizzazione ha portata il governo ad utilizzare altre valute. Nel 2016 la banca centrale ha introdotto una valuta surrogata. L’obiettivo della banca era quello di dare a questa moneta lo stesso valore del dollaro USA, ma così non è avvenuto. Gli agricoltori per le loro vendite all’asta guadagnano il 60% di dollari USA e il 40% di Zimbdollars. Da quando si è in regime di restrizione di covid, gli agricoltori non hanno più potuto essere presenti alle vendite all’asta, un rappresentante fa gli interessi di più venditori.

Per chi è conveniente la vendita del tabacco in Zimbabwe?

E qui nasce il malcontento. Nel momento in cui l’asta viene chiusa si incassa il 60% in dollari, il restante 40% s’incassa dopo giorni. Il problema nasce dal fatto che lo Zimbdollar varia il valore in base alle oscillazioni del mercato nero. Di conseguenza, quello che si era pattuito il giorno della vendita non si rivela mai, alla fine dei conti, l’importo previsto da incassare. Più giorni passano più si rischia. Ad esempio da una settimana all’altra il rapporto può variare di tanto, troppo: 85 zimbollars valgono 1 $, a distanza di 7 giorni serviranno 130 Zimdollars per fare 1 $. I coltivatori di tabacco in Zimbabwe sono perplessi e scontenti da questa situazione, è palese che qualcosa non quadra. Come è possibile che gli acquisti di tutto il materiale necessario per il loro lavoro dai semi agli attrezzi devono essere in dollari?


Zimbabwe: le donne coltivatrici di tabacco


Gli agricoltori fanno richieste e vogliono risposte dal governo

 Tramite la Zimbabwe Tobacco Associaton gli agricoltori di tabacco hanno chiesto di cambiare le percentuali. La richiesta prevede il 70% dei pagamenti in dollari USA, anche perchè è questa la percentuale che incide sui costi. Sperano di avere una risposta positiva. Anche se già lo scorso anno avevano avuto l’innalzamento al 60%. Le esportazioni di tabacco portano nello Zimbabwe utilissima valuta straniera ma il malcontento si potrebbe trasformare in qualcosa che potrebbe sfuggire al controllo, molti nel settore cominciano a pensare che le autorità stanno usando la pandemia per sfruttarli. L’obiettivo dovrebbe essere bilaterale, solo così il Paese può crescere in questo settore. Quello che gli agricoltori vogliono è migliorare la loro redditività, mentre il governo vuole incentivare gli afflussi di valuta estera nel Paese.

Cate Madapple
Cate Madapple
"Scientia potentia est: sapere è potere" è questo il mantra del giornalista che ad ogni nuovo giorno sa di sapere un po' di più.

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