venerdì, Maggio 10, 2024

Il potere delle parole e il pericolo della manipolazione

Le parole sono dotate di un potere tanto forte da essere in grado di influenzare il pensiero, sono lo strumento sociale per eccellenza che avvicina le persone e permette loro di costruire relazioni. “Il linguaggio è la veste del pensiero“. La citazione del letterato britannico Samuel Johnson riassume l’importanza del linguaggio, di come le parole possono essere finestre ma anche muri. Le parole possono dare forma alla realtà e di come il loro utilizzo sbagliato possa significare la costruzione di idee altrettanto sbagliate. Ogni parola porta con sé conseguenze, soprattutto quando è usata da comunicatori ed educatori, poichè consolida atteggiamenti ed opinioni. Il potere delle parole è immenso.

Il potere delle parole

Chi vuole conquistare o proteggere il proprio predominio sugli altri si accaparra sempre il potere delle parole, modificandone il significato, sostituendone alcune con altre che veicolano immagini e concetti nuovi. Questo fenomeno manipolatorio prende il nome di “manipolazione semantica”. Ciò ha permesso il passaggio da una cultura unitaria all’attuale società multicaotica fino a giungere alla cosiddetta “Antilingua” definita da Liverani come “le parole dette per non dire quello che si ha paura di dire”. Nell’Antilingua alle parole-verità vengono sostituite parole dal significato più sfumato. In questo modo quel dato significato non può più essere espresso e al suo posto ve ne sia uno più funzionale alla cultura del momento. Eliminando determinate parole si eliminano i concetti che ne corrispondono e via via si perde la sensibilità per certe situazioni o problemi etici.

Il linguaggio come strumento di vita

Come già affermato, il linguaggio è uno strumento fondamentale di vita e di crescita, ma può diventare anche un’arma di potere. Attraverso la manipolazione semantica, le parole-verità vengono svuotate del loro significato e vengono sostituite con parole di comodo o dal significato più vago, meno sgradevole. Ad esempio il termine “principi” è stato gradualmente sostituito con quello di “valori”, così come il termine “ideali” con quello di “ambizioni”. La diffusione della manipolazione semantica sta innescando una serie di problematiche, prima fra tutte il non riconoscimento dell’autorità educativa e della responsabilità personale. Da tale relativismo scaturisce il permissivismo educativo che nei nostri giorni sta portando i genitori nel più totale disorientamento. Si assiste al rifiuto di dare un giudizio di verità, sostituito dall’espressione “secondo me” e quindi da un’opinione personale che facilita il passaggio di principi inaccettabili.

L’importanza dell’educazione al potere delle parole

Nel processo educativo è fondamentale tenere presente il grave pericolo di trasmettere forme di pensiero pre-elaborate per non incorrere nel rischio di ambiguità e per poter sviluppare la capacità critica dei giovani. Questa è l’unica abilità che può permettere loro di distinguere i principi di fondo in ogni situazione e circostanza della vita. L’educazione, quindi, acquista un nuovo ed importante significato. Attraverso l’educazione è possibile riscoprire il peso che i nomi delle cose hanno nella vita quotidiana. Ogni nome ha un suo significato specifico. Nella società attuale è  fondamentale ritornare all’origine della parola per riscoprirne i principi che sono il fondamento di quanto ci circonda.

Come contrastare la manipolazione semantica

L’unico mezzo per contrastare la manipolazione semantica è il confronto tra il linguaggio e la realtà, per poter sfuggire agli inganni e alle manipolazioni quotidiane, per essere sicuri di esprimere quello che si vuole realmente dire. Se vogliamo lasciarci alle spalle gli stereotipi, dobbiamo necessariamente passare per una fase di “ripulitura” del lessico. È un processo che richiederà tempo, ma scegliere di approfondire il proprio linguaggio è una scelta che dovrebbe riguardare tutti. Il linguaggio riflette la cultura e la civiltà del proprio popolo. Per questo parlare correttamente, riflettendo sulla scelta delle parole, è utile e necessario. La corretta definizione della realtà che ci circonda è una responsabilità collettiva.

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Sowmya Sofia Riccaboni
Sowmya Sofia Riccaboni
Blogger, giornalista scalza (senza tesserino), mamma di 3 figli. Guarda il mondo con i cinque sensi, trascura spesso la forma per dare sensazioni di realtà e di poter toccare le parole. Direttrice Editoriale dal 2009. Laureata in Scienze della Formazione.

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