sabato, Maggio 18, 2024

Forze Armate egiziane colpiscono terroristi nel confine libico

Le Forze Armate egiziane hanno effettuato attacchi preventivi contro un gruppo di terroristi vicino al confine con la Libia mercoledì scorso. L’esitto dell’attacco è la distruzione di più di venti veicoli a ruote con militari, armi e munizioni. Secondo una dichiarazione del Ministero della Difesa della Repubblica Araba d’Egitto. Un video postato dall’autorità militare egiziana sulla sua pagina Twitter mostra gli aerei dell’Aeronautica Militare egiziana che colpiscono nella regione di confine. Si nota che i militari del Paese utilizzavano jet multiruolo Rafale di fabbricazione francese. Inoltre, gli aerei spia sono utilizzati per monitorare la situazione al confine e per documentare l’attacco.

Cosa utilizzano le Forze Armate egiziane per portare a termine l’attacco?

I caccia Rafale possono trasportare bombe a guida laser con un peso da 202 a 910 kg. Armi che hanno una gittata fino a 18 km. Cosi come i missili guidati ES-30L con una gittata fino a 12 km. I Rafale egiziani sono utilizzati per la prima volta in un’operazione di questo tipo. Hanno sostituendo i caccia F-16 di fabbricazione statunitense, che sono “spesso utilizzati negli attacchi contro bersagli a terra”. Le Forze Armate egiziane hanno come arsenale anche i caccia russi MiG-29M, equipaggiati con armi aria-aria e aria-terra. Questi aerei sono utilizzati dall’esercito egiziano in operazioni congiunte in Sudan.

Qual’è lo scopo delle esercitazioni lanciate dalle Forze Armate egiziane lungo il confine Libico?

L’esercito egiziano lanciava a luglio un’esercitazione militare su larga scala con il nome in codice Hasm 2020 lungo il confine con la Libia. Nel mentre vari tipi di equipaggiamenti avanzati di combattimento testati in preparazione di una possibile incursione delle forze armate egiziane nel paese vicino. Paese dove il Cairo, insieme ai suoi alleati arabi nel Golfo Persico, sta sostenendo l’Esercito Nazionale Libico (LNA) del maresciallo Khalifa Haftar. Le truppe della LNA si confrontano con le formazioni del GNA, che controlla l’ovest del Paese nordafricano e la sua capitale Tripoli. La Turchia e il Qatar si schierano con la NTC.

L’Egitto conduce una guerra preventiva in Libia contro il terrorismo internazionale

Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha precedentemente indicato che il suo Paese ha il diritto legale di intervenire in Libia. Poiché nel paese si sta formando un “focolaio di minaccia terroristica”. Quindi ordinava all’esercito di prepararsi a svolgere missioni “se necessario”. “Qualsiasi intervento diretto dello Stato egiziano ha ormai acquisito legittimità internazionale”, afferma Abdel Fattah al-Sisi il 20 giugno. Aggiunge che: “l’Egitto si trova ad affrontare minacce dirette da parte di “mercenari terroristi” sostenuti da Paesi stranieri”.

Operazioni militari in Libia leggitimate dal parlamento egiziano

Esattamente un mese dopo, il 20 luglio, il parlamento egiziano ha votato all’unanimità per dare al presidente un mandato per un’operazione militare in Libia. La Camera dei Rappresentanti della Repubblica araba dava al capo dello Stato e alle forze armate il mandato “di proteggere la Libia, la sicurezza nazionale dell’Egitto e degli altri Paesi arabi”. In precedenza, una delegazione rappresentativa dei leader tribali libici visitava Cairo chiedendo ufficialmente di intervenire nel conflitto nella vicina repubblica araba. Dalla fine di agosto, i combattimenti tra il CNT e l’LNA sono di fatto cessati completamente. Questo dopo che le parti hanno deciso di avviare i colloqui in Svizzera. Attualmente i rappresentanti delle parti del conflitto interlibico hanno raggiunto un accordo a Ginevra il 23 ottobre per stabilire un cessate il fuoco permanente.


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