Il leader dell’opposizione polacca Donald Tusk ha dichiarato l’inizio di una nuova era dopo che tre partiti di opposizione sembrano aver ottenuto abbastanza voti nelle elezioni di domenica per spodestare il partito di governo.
Un exit poll di Ipsos ha suggerito che l’opposizione, insieme come coalizione, ha probabilmente ottenuto 248 seggi nella Camera bassa del Parlamento, il Sejm, che conta 460 posti, mentre Diritto e Giustizia ha ottenuto 200 seggi.
I tre partiti di opposizione, Coalizione Civica, Terza Via e Nuova Sinistra, si sono candidati su liste separate ma con la stessa promessa di cercare di spodestare Diritto e Giustizia e di ripristinare i buoni legami con l’Unione Europea.
Tusk, ex primo ministro e presidente del Consiglio europeo, ha detto ai suoi sostenitori domenica sera: “Sono stato un politico per molti anni. Sono un atleta. Mai nella mia vita sono stato così felice di aver conquistato un apparente secondo posto. La Polonia ha vinto. La democrazia ha vinto. Li abbiamo allontanati dal potere.
“Questo risultato potrebbe ancora essere migliore, ma già oggi possiamo dire che questa è la fine del brutto periodo, che è la fine del governo di Diritto e Giustizia”.
Il leader di Diritto e Giustizia Jaroslaw Kaczynski ha dichiarato ai sostenitori che il risultato del suo partito, con quasi il 37% dei voti secondo gli exit poll, è stato un successo, rendendolo il partito che ha ottenuto il maggior numero di voti per tre elezioni parlamentari di fila.
Lo spoglio dei voti è ancora in corso e la commissione elettorale statale prevede di avere i risultati finali entro martedì mattina.
Diritto e Giustizia ha una base devota di sostenitori nella nazione mitteleuropea di 38 milioni di persone che apprezzano la sua difesa delle tradizioni cattoliche e la sua spesa sociale per i pensionati e le famiglie con bambini.
Ma il sostegno al partito si è ridotto dalle ultime elezioni del 2019 – quando ha ottenuto quasi il 44% dei voti – a causa dell’alta inflazione, delle accuse di clientelismo e dei litigi con gli alleati europei.
Molti polacchi ritengono che questa sia l’elezione più importante dal 1989, quando è nata una nuova democrazia dopo decenni di comunismo.
