lunedì, Maggio 6, 2024

Il fallimento per imparare e crescere

Il fallimento per imparare e crescere. Viene da domandarsi: chi non ha mai sbagliato? Tutti nella vita abbiamo sperimentato il fallimento, probabilmente commettendo uno sbaglio o facendo una scelta errata. E da quelli di impara e si cresce infatti il fallimento deve essere considerato come un’opportunità nel processo della crescita. Tanto che a Modena è stata fondata la “Scuola del fallimento”. Andiamo ad approfondire.

Il fallimento come modo per crescere

Il fallimento è considerato un modo per imparare e crescere. Infatti, porta a sviluppare i risultati che si perseguono. Ovvero il raggiungimento di obiettivi.

In tal senso, il fallimento è inteso come un insegnamento. E non come la mancanza di arrivare al successo.

Perché ci si riferisce al fallimento come insegnamento? Perché dagli errori si impara qualcosa che fino a prima non faceva parte delle proprie conoscenze.

Accrescere la conoscenza con il fallimento

Ogni volta che si verifica un fallimento, si impara qualcosa che convoglia nel proprio bagaglio dei saperi, proprio come una borsa che si riempie. Questa può riempirsi ad infinito di tutti i contenuti appresi nel percorso della vita. “Sbagliando si impara” è un vecchio detto popolare. Ed è proprio così. Infatti, più si sbaglia e più si impara. E imparando, si cresce. Dunque, il fallimento è essenziale nel percorso della crescita.

Cultura del fallimento

Possiamo parlare di ‘cultura del fallimento’. Infatti dopo il fallimento, è possibile comprendere gli errori. E che il percorso che si stava seguendo non era giusto. Davanti ai propri errori, lo si comprende.

E’ importante capire che il fallimento va valorizzato soprattutto perché fallire non significa essere falliti.


Valorizzare il fallimento

Il fallimento va valorizzato. Infatti, permette di aumentare l’esperienza. Come pure di giungere a nuove potenzialità che fanno crescere nei momenti di difficoltà. Sono proprio questi, insieme al desiderio di progredire, che permettono di affacciarsi e lanciarsi per crescere.

L’errore in sé non è da vedere in accezione negativa. Occorre per migliorare.

La ‘Scuola del fallimento’

Nasce, così, la “Scuola del fallimento”. L’idea è di Francesca Corrado, economista, imprenditrice e scrittrice, presidente di una start up no profit Play Res – Gioco, ricerca, immaginazione. Si trova a Modena, fondata dal 2017.

La Corrado ha dichiarato: “Importante è iniziare fin da piccoli a far comprendere il senso dell’errore”. Infatti, affrontante le sfide e le difficoltà personali, è possibile crescere istituendo una sana cultura del fallimento.

Come funziona? Si elaborano i fallimenti e gli errori partendo dalla considerazione del ‘fallimento’ come filosofia di vita.

Caratteristiche della ‘Scuola del fallimento’

La ‘Scuola del fallimento’ propone percorsi dedicati alle scuole, ai professionisti e alle aziende. L’obiettivo è supportare gli individui nel processo del cambiamento della prospettiva. Cioè si aiutano a prendere consapevolezza della necessità di fare ‘buoni errori’. Questi vanno compresi al fine di arrivare a comprendere meglio se stessi.

Conclusioni

L’ideale per arrivare a considerare il fallimento come opportunità per imparare e crescere è la comprensione dell’errore. Fin dall’età infantile, è importante ammettere e riconoscere l’errore. A scuola, l’errore permette di crescere. Lo sbaglio rappresenta un ulteriore bagaglio di crescita e porre le basi per la conoscenza.

https://www.periodicodaily.com/apprendimento-efficace-a-scuola/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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