sabato, Luglio 27, 2024

Il Cagliari supera il Pescara grazie al tiro dal dischetto di Joao Pedro, insulti razzisti a fine partita contro Muntari

Il Cagliari sfida un Pescara già retrocesso al Sant’Elia, in una partita senza particolari interessi alla classifica per i sardi in quanto hanno già ottenuto da tempo la salvezza e ora per queste ultime partite stagionali puntano a far divertire il loro pubblico.

Rastelli per questa partita apporta delle variazioni alla formazione inserendo Pisacane, Farias e Ionita rispetto alla partita persa contro l’Udinese, Zeman invece opta per Fornasier, Milicevic e Cerri preferiti a Coda, Biraghi e Bahebeck.

PRIMO TEMPO – La partita inizia su ritmi piuttosto blandi, ma è il Cagliari a prendere maggiore iniziativa puntando all’attacco dopo alcune conclusioni di Caprari non molte insidiose nella porta di Rafael. Al 14° la squadra di Rastelli affonda il suo attacco con Borriello, ma il suo tiro di testa esce di pochi centimetri.

Al 22° l’occasione che sblocca il match, Fornasier respinge in area di rigore la palla con il braccio, per l’arbitro non ci sono dubbi a concedere il calcio di rigore; dal dischetto va Joao Pedro che spiazza Fiorillo e porta in vantaggio la sua squadra facendo esplodere il Sant’Elia.

Un minuto più tardi sono ancora i sardi ad essere pericolosi, questa volta con Borriello che gira verso la porta avversaria con un pericoloso colpo di testa, ma Fiorillo si supera e compie un vero e proprio miracolo tenendo in piedi il risultato.

Al 34° il Cagliari riesce ad imbucare in rete per la seconda volta con Joao Pedro, ma in questo caso l’arbitro ferma tutto per fuorigioco, errore della terna arbitrale in quanto il centrocampista brasiliano era in posizione regolare. Il primo tempo finisce sul risultato di 1-0 per i sardi con dei ritmi di partita non molto alti, ma con un gioco molto apprezzabile.

SECONDO TEMPO – Ad inizio ripresa i ritmi non tendono ad alzarsi, ma il Pescara tenta di riacciuffare il risultato con alcuni tentavi di Caprari e Cerri ma in tutte e due le occasioni non ci sono compagni ad usufruire del corner in area di rigore.

Al 58° primo cambio per il Cagliari, fuori Ionita dentro Faragò per prendere maggiormente il gioco a centro campo. Gli uomini di Rastelli tentano di affondare i propri attacchi e di chiudere la partita ma i loro tentativi non producono gli effetti desiderati finendo tra le braccia di Fiorillo che para agevolmente le conclusioni.

Dopo pochi minuti secondo cambio per i sardi, fuori Farias dentro Sau, Zeman risponde con una doppia sostituzione inserendo Kastanos e Brugman per Benali e Coulibaly. La partita va avanti con gli sporadici attacchi dei padroni di casa che non riescono a trovare il gol che chiuderebbe definitivamente i conti e si limitano a gestire il vantaggio.

Nel finale di partita, oltre alle ultime sostituzioni dei tecnici, dentro Padoin e fuoir Barella per il Cagliari e fuori Milicevic per l’ingresso di Crescenzi nel Pescara, da segnalare anche alcuni cori razzisti dei tifosi di casa contro il giocatore avversario Muntari che lamentandosi con l’arbitro verrà poi ammonito sotto lo sguardo indifferente del direttore di gara, più tardi lo stesso giocatore lascerà il campo forse per sua scelta.

Il Cagliari vince ancora in casa e sale a quota 41 punti arrivando al 12° posto a meno due lunghezze dall’Udinese undicesima, per gli abruzzesi questa è l’ennesima prestazione negativa di un campionato mai decollato e concluso con la retrocessione.

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