domenica, Maggio 5, 2024

I Maya: i primi consumatori di sostanze psicoattive

Gli antichi Maya erano profondi conoscitori di un complesso insieme di vegetali psicoattivi, che utilizzavano nel corso delle cerimonie festive, religiose e divinatorie. In alcuni vasi riportati alla luce nel 2012 e recentemente rianalizzati sono state trovate tracce di tali sostanze psicoattive.

Cosa si è trovato dentro i vasi Maya?

I ricercatori della Washington State University hanno rilevato nei residui prelevati da 14 vasi in ceramica Maya in miniatura tracce di calendula messicana. Questi vasi, sepolti da circa 1.000 anni nella penisola messicana dello Yucatán, contengono tracce chimiche presenti in due tipi di tabacco essiccato e stagionato, la Nicotiana tabacum e la Nicotina rustica. Il gruppo di ricerca, guidato dal dottor Mario Zimmermann, ritiene che la calendula messicana veniva mescolata con il tabacco per rendere il fumo più piacevole. La scoperta del contenuto dei vasi dipinge un quadro più chiaro delle antiche pratiche di consumo di droghe tra i Maya. Inoltre apre anche la strada a studi futuri che indagano su altri tipi di piante psicoattive e non utilizzate da altre società precolombiane.

Le novità della ricerca scientifica

La ricerca si è basata su nuovo metodo di analisi fondato sulla metabolomica. Ossia lo studio sistematico delle impronte chimiche uniche lasciate da specifici processi cellulari, nello specifico lo studio dei loro profili metabolici a molecole piccole. La metabolomica è così in grado di rilevare migliaia di composti vegetali o metaboliti nei residui raccolti da contenitori, tubi, ciotole e altri manufatti archeologici. Tale processo chimico può quindi essere utilizzato per identificare le piante consumate dalle società antiche.

L’obiettivo della ricerca sui vasi Maya

In precedenza, l’identificazione di antichi residui vegetali si basava sulla rilevazione di un numero limitato di biomarcatori, come nicotina, anabasina, cotinina e caffeina. L’obiettivo di Zimmermann è quello di espandere le frontiere nella scienza archeologica in modo da poter indagare meglio sulle relazioni profonde che le persone hanno avuto con una vasta gamma di piante psicoattive, che erano, e continuano ad essere, consumate dagli esseri umani in tutto il mondo. Scientific Reports ha pubblicato i risultati della ricerca tutt’ora in corso.


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Curiosità sui Maya

Nell’antica America precolombiana le droghe erano una parte fondamentale di molte culture. I popoli amazzonici, per esempio, utilizzavano il decotto di ayahuasca per indurre stati di trance. Gli Aztechi e i Maya erano profondi conoscitori di un complesso insieme di sostanze psicoattive, che usavano nel corso delle cerimonie religiose. Infatti molti di questi vegetali si trovano spesso raffigurati sui reperti archeologici dell’epoca. I Maya, in particolare, oltre ad essere ottimi astronomi e matematici erano famosi per il loro consumo di droghe e cioccolato. Le droghe che assumevano erano parte dei rituali religiosi e le usavano anche come antidolorifici. Altre come i funghi tossici, tabacco e peyote erano usate in grandi quantità per avere visioni o superare prove estreme.

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