domenica, Aprile 28, 2024

Haiti: la situazione peggiora ulteriormente

La situazione ad Haiti peggiora ulteriormente. Il Paese si trova in una situazione catastrofica da quando il presidente Jovenel Moise è stato assassinato nella sua residenza nel luglio del 2021.  Il governo ad interim del primo ministro Ariel Henry, che è anche presidente ad interim, manca del sostegno popolare e le proteste sono diventate un evento quotidiano. Di questa situazione ne hanno approfittato le bande criminali che hanno preso il controllo di varie zone della capitale. Haiti deve fare anche i conti con una crisi umanitari senza precedenti e una povertà dilagante.

La situazione peggiora ulteriormente ad Haiti

La situazione ad Haiti peggiora di giorno in giorno. Il Paese è ormai in mano alle bande criminali e ogni giorno si teme per un’escalation di violenza. Nei giorni scorsi, più di una dozzina di sospetti membri di una banda sono stati linciati da una folla a Port-au-Prince. L’attacco è avvenuto in pubblico e in pieno giorno. Secondo i media haitiani, una folla inferocita ha costretto le persone a scendere da un autobus prima di lapidarle e infine bruciarle vive. Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres è arrivato al punto di chiedere l’invio di forze internazionali ad Haiti per ristabilire l’ordine. Nell’ultimo rapporto dell’ONU su Haiti, Guterres ha persino avvertito che l’insicurezza a Port-au-Prince “ha raggiunto livelli paragonabili a paesi in conflitto armato”.

La violenza delle bande sta aumentando a un ritmo allarmante anche in aree precedentemente considerate relativamente sicure a Port-au-Prince. Secondo i dati della polizia e dell’ONU, rispetto al primo trimestre del 2022, gli incidenti criminali – omicidi, stupri, rapimenti e linciaggi – sono più che raddoppiati nello stesso periodo nel 2023 a 1.647. Un rapporto dell’ONU afferma che sono presenti dei cecchini sui tetti che spesso sparano contro le persone nelle loro residenze o per strada.

Il rapporto rileva anche che i bambini vengono spesso rapiti vicino alle scuole, quindi costretti a trasportare munizioni ai membri delle bande in guerra, caricare armi o compiere attacchi. La violenza delle bande sta compromettendo anche l’accesso delle persone ai servizi essenziali. Circa 130.000 sfollati interni sono attualmente sparsi in tutta la capitale.

Haiti e la povertà

Haiti deve fare i conti anche con la povertà dilagante. Secondo i dati della Banca mondiale, quasi la metà degli 11,5 milioni di abitanti di Haiti dipende dall’assistenza umanitaria. Circa il 90% degli haitiani nelle aree rurali vive al di sotto della soglia di povertà, con quasi uno su quattro che vive in condizioni di estrema povertà.  Anche il colera è divampato di nuovo, con 670 morti e 35.000 casi sospetti finora, soprattutto tra i bambini. Solo circa la metà delle famiglie nelle zone rurali ha accesso ad acqua potabile pulita e la defecazione all’aperto è ancora praticata da circa un terzo della popolazione rurale, esponendo le persone a significativi rischi per la salute.


Leggi anche: Haiti in balia delle bande armate

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