mercoledì, Maggio 8, 2024

Haiku, emozioni tra le righe: dalle immagini alle emozioni

La parola ‘Haiku’ deriva da ‘hai’, ‘viaggiare’ e ‘ku’, ‘frase’. Dunque, poesia del viandante. E’ una forma poetica breve. Trae ispirazione dalle emozioni del momento, dalla meraviglia e dal legame con la natura. Dunque, dalle immagini. Può diventare una scrittura terapeutica.

Cosa sono gli Haiku

La parola ‘haiku’ deriva da ‘hai’, ‘viaggiare’ e ku, ‘frase’. Dunque,

Poesia del viandante. E’ una forma poetica breve. Trae ispirazione dalle emozioni del momento, dalla meraviglia e dal legame con la natura. Dunque, dalle immagini.

Si tratta di brevi poemi formati da tre versi di 5, 7, 5 more.  Una mora è un’unità di misura delle sillabe. Gli Haiku sono composti da 17 more.

L’obiettivo degli Haiku è osservare ogni cosa con stupore, come fanno i bambini, per godere dell’emozione del momento presente, delle cose della vita.

Origine

L’Haiku nasce nelle feste dell’antico Giappone. I commensali si passano lo scritto e ognuno proseguiva la composizione, completando i versi precedenti.

Dunque, fa parte della tradizione giapponese ed è diretto ad agire sull’animo per favorire la guarigione, per trovare coraggio e resistenza.

Caratteristiche dell’Haiku

Il noto poeta di Haiku, Matsuo Basho, ha affermato: “Una bella poesia è in grado di captare l’essenza del momento, di un istante di tempo passato con noi stessi, la nostra anima e la nostra natura”.

L’Haiku permette all’immaginazione di essere stimolata, fino ad arrivare dal poeta al lettore.

L’utilità deriva dal tempo e dalla pratica. Soprattutto quando la mente si libera.

Sue caratteristiche sono:

  • non ha rime nel titolo;
  • la metrica di 5 more nel primo verso, 7 nel secondo e 5 nel terzo;
  • utilizzo di verbi. Infatti, si vuol esprimere un’emozione attraverso la descrizione di un’immagine che è immobile;
  • non si utilizza il verso ‘essere’;
  • contiene una parola chiave, per cui il linguaggio rimanda a significati ed emozioni più ampie;
  • possono includere un ‘kigo’, cioè il riferimento alla stagione nella quale ci si trova.  Può trattarsi di un animale, una pianta o un evento, che indica il quando della poesia;
  • oltre ad essere uno strumento letterario, è diventato anche psicologico.

L’Haiku come strumento terapeutico

Lo scrittore e psicologo dell’Università di Harvard  Robert Epstein attribuisce benefici rispetto all’uso dell’Haiku durante la psicoterapia. Infatti, esso diventa una tipologia di scrittura espressiva, quindi di scrittura terapeutica.

Come strumento così inteso, permette la riscoperta della speranza, della resilienza e della forza.

La persona, attraverso questo supporto durante la terapia psicologica, ha la possibilità di aprirsi e prendere coscienza del proprio mondo interiore. Proprio attraverso la composizione degli Haiku. La parte razionale di sé trova quella emotiva per dare senso al proprio sentire. 

Si crea uno spazio terapeutico dove ci si prende cura per favorire l’espressione dei contenuti più profondi che necessitano di acquisire significato. Il punto di arrivo è certamente la cura dell’anima, in vista del più ampio benessere psicologico.

Conclusione

L’emozione passa per l’arte terapeutica.

Si sviluppa la consapevolezza che ogni attimo di vita merita di diventare poesia, sia per quanto riguarda avvenimenti gioiosi che per le problematiche dell’esistenza umana.

https://www.periodicodaily.com/haiku-domenica-regazzoni-e-poesie-orientali-e-emozioni/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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