domenica, Maggio 5, 2024

Gustavo Rol, intervista inedita e testamento

Parole di Gustavo Rol, tratto da una registrazione inedita di una telefonata personale del febbraio 1994 con la giornalista e documentarista Chantal Parsonè.

Per gentile concessione di entrambi.

Chantal chiese a Rol della sua amicizia con Albert Einstein, lui rispose: “una persona meravigliosa guardi”.

L’amicizia con Albert Einstein

Tra Gustavo Rol e Albert Einstein c’era una grandissima differenza d’età e non avevano molto in comune, quindi si incontrarono perché avevano lo stesso interesse per il violino.

Einstein amava suonarlo e Rol oltre a suonarlo, si era diplomato al conservatorio in violino all’età di 18 anni.

Rol durante la telefonata confessò che un giorno Einstein gli disse che gli voleva fare un regalo con il quale avrebbe risolto tutti i problemi della vita, ma solo dopo che Rol gli avesse dato la definizione della luce.

Il regalo di Einstein per Gustavo Rol

Chantal chiese allora in cosa consistesse il regalo, ma Rol continuò con il suo racconto: “gli ho detto quello che mi ricordavo di aver studiato a scuola, che cosa sono i fotoni, la velocità dei fotoni, ecc. e lui mi ha risposto: no no no, voglio una definizione della luce.”

Quando Rol non fu in grado di rispondergli Albert Einstein gli disse: “te la do io. La luce è un’ombra. la luce è l’ombra di Dio”.

L’ombra della luce

Il braccio proiettò un’ombra nera, poi indicando con l’altra mano il dorso della sua mano tesa disse: “questa mano è materia quindi proietta un’ombra nera, ma Dio essendo spirito, quando si spiritualizzata, proietta luce”.

Gustavo Rol finalmente capì. Ed esclamò: “Bello! Allora ho capito tutto!” rispose quella sera e poi al telefono con Chantal aggiunse: “tutto ciò che noi facciamo – e lui me lo ha confermato – se noi prima lo passiamo sotto lo spirito luminoso di Dio, non sbagliamo.”

Scavalcare il muro o scalare la montagna?

Einstein gli chiese: “tu sei per una strada che cammini in montagna. C’è un piccolo viottolo a sinistra hai un precipizio di migliaia di metri a destra c’è la montagna che sale come fosse tutta ardesia dritta per migliaia di metri, ti trovi davanti a un muro altissimo, come fai per andare dall’altra parte?”

Il muro non si può scavalcare perché è troppo alto e la montagna non può essere scavata a mani nude.

Quando Rol disse che a quel punto avrebbe rinunciato, Einstein rispose: “lo sai perché ci rinunci? perché prima di fare questa strada avresti dovuto Mettere la necessità di fare questa strada sotto la luce di Dio ossia esaminarla nello ‘spirito intelligente’. Per vedere se era giusto no, avresti visto che non c’era luce mi spiego?

Non hai riflettuto abbastanza prima di incominciare a fare la strada

Ancora dalle dirette parole di Gustavo Rol: “Questo mi ha fatto (come regalo) ed è aveva ragione. Da allora non mi sono mai più sbagliato.”

Da quel momento Gustavo Rol inizia diventare la persona dalle molteplici, speciali e incomprensibili doti su cui in molti si sono interrogati.

Alla fine della sua vita, Rol lascia il suo testamento spirituale.

Altre importanti parole di Gustavo Rol



Testamento spirituale di Gustavo Rol

Ogni cosa ha il proprio spirito le cui caratteristiche stanno in rapporto alla funzione della cosa stessa.

Quello dell’uomo però è uno ‘spirito intelligente’ perché l’uomo sovrasta ed è in grado, per quanto lo riguarda, di regolare se non di dominare gli istinti che sospingono incessantemente tutto ciò che esiste e si forma.

Questa prerogativa dell’uomo è sublime e tale la riconosce nel preciso istante che egli la percepisce.

Ho definito coscienza sublime ogni impegno volto a raggiungere sia pure attraverso la materia, dimensioni fuori dalla consuetudine.

Ammesso che la genialità faccia ancora parte dell’istinto, i prodotti della genialità appartengono invece a quella libertà di creare che è prerogativa dello ‘spirito intelligente’ dell’uomo, quindi ben oltre l’istinto stesso.

Questa considerazione sarebbe sufficiente a comprendere l’esistenza dell’anima la quale si identifica poi in quell’armonia universale alla quale contribuisce e partecipa.

Gustavo Rol e la medianità di ciascuno

Quando mi viene chiesto di esprimere il mio pensiero a proposito della medianità e dello spiritismo, non ho esitato a rispondere che ogni individuo possiede un certo potenziale di medianità.

Sul significato di questa parola però ho posto delle riserve di ordine etico e biologico.

Per quanto riguarda lo spiritismo invece mi trovai in esso in perfetta collisione e ciò proprio a causa dello spirito intelligente.

Con la morte del corpo l’anima si libera ma non interrompe la propria attività.

lo spirito intelligente invece rimane in essere e forse anche operante, di questo ne ho le prove e ne ho fornite a conforto di tanta gente che non sapeva rassegnarsi alla perdita di persone care.

Ho detto forse perché in tale materia la prudenza è di rigore.

Il fatto di rimanere in essere, ci richiama al motivo e quindi alla funzione di ogni cosa esistente che è in perenne sollecitazione e travaglio, proprio come si addice al moto creativo che non saprebbe estinguersi.

Dio è eterno ed inconsumabile, nelle sue più prevedibili manifestazioni di sembianze.

Si fa gran caso dei miei esperimenti e li si vuole collocare tra i fenomeni dei quali si occupano tanti insigni studiosi di metapsichica e parapsicologia, si vorrebbe scoprire il meccanismo.

Dio fornisce alla scienza sufficienti elementi per vagliarli, verificarli e classificarli e forse riprodurli senza la mia partecipazione.

Delusi o convinti che non v’è manipolazione, si attende da me la rivelazione di formule, di procedimenti, di conoscenze, che proprio non posseggo.

Sono segreti questi che non è dato di tramandare appunto perché segreti non lo sono affatto, si possono invece intuire proprio come è successo a me e ad altri.

Questa forma di rivelazione è profonda, tale appunto da escludere per la sua natura qualsiasi speculazione metafisica.

È fatale che la quasi totalità delle prerogative umane a livello però del solo istinto, convoglino il desiderio dell’uomo a considerare lo stato di necessità della propria esistenza.

Di qui la peculiarità degli intenti volta a favorire l’ambizione, l’orgoglio, la potenza.

La vita terrena è troppo breve per creare e rinunciare poi subito a ciò che si è creato.

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Advertisement -spot_img

Latest Articles