giovedì, Aprile 25, 2024

Guilherme Almeida: la cultura brasiliana e i luoghi comuni

RIBOT Gallery a Milano presenta Que seja o reflexo, la prima personale in galleria dell’artista Guilherme Almeida (Salvador Bahia, 2000). Sono lavori inediti e concepiti per l’occasione, capaci di tessere storie che intrecciano dimensione individuale e collettiva. L’inaugurazione è in programma il 23 novembre dalle 18 alle 21 alla presenza dell’artista e la mostra sarà visitabile fino al 21 gennaio 2023 da martedì a venerdì dalle 15 alle 19.30. Sabato dalle 11.30 alle 18.30.


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Com’è allestita la mostra di Guilherme Almeida?

Il progetto espositivo propone due cicli pittorici diversi, accomunati dalla presenza della figura umana: ONEGRO e Destruição dos Mercados. Ritratti eseguiti con colori acrilici stesi con decisione per conferire matericità al quadro. In alcuni punti le campiture sono più piatte, in altri si fanno increspate aggiungendo un carattere peculiare alle tele. Creano un’alternanza che infonde vita alle figure. Al piano superiore saranno esposti ritratti corali, di gruppi o coppie colti in momenti “leggeri”, svago, affetto. Sono persone conosciute che emergono dai ricordi d’infanzia di Almeida a comporre un album familiare. Al livello inferiore si troveranno i dipinti del ciclo iniziato nel 2019. Opere realizzate su pagine di giornale e dedicate a personaggi famosi della cultura brasiliana. I volti e i corpi sono dipinti sopra gli annunci, le notizie e le pubblicità. I ritratti inusuali occupano gran parte della pagina oscurando i contenuti e riportando al centro il proprio essere.

I soggetti di Guilherme Almeida

Che siano noti oppure no, i personaggi che Almeida dipinge hanno dei curiosi aspetti in comune. Non hanno occhi definiti, piuttosto macchie tondeggianti e scure, tutti presentano una splendente dentatura dorata. Appaiono pertanto definiti da una linea di contorno nera e netta che semplifica e universalizza le forme. I dipinti si collocano quindi in una dimensione artistica memore dell’immaginario pop, ma anche delle ricerche nate a cavallo tra anni Novanta e Duemila. Infatti hanno saputo generare un nuovo rapporto tra la pittura, la scultura e la cultura urbana. Nelle ricorrenze troviamo il senso del lavoro dell’artista, il messaggio sotteso alla sua opera così universale eppur saldamente radicata in un contesto socio-culturale preciso. Le figure rappresentano dunque al contempo se stesse e tutta la comunità, superano i luoghi comuni con cui la cultura brasiliana è nota ai più.

La dominazione spagnola

I “sorrisi dorati” ricordano le vicende del passato, un riferimento alla drammatica storia di dominazione che il popolo brasiliano ha attraversato e da cui intende emanciparsi. L’espressione è anche il tema dello special project creato in occasione della mostra. Quindi otto piccoli dipinti rimandano alla barbara consuetudine degli schiavisti, soliti valutare le proprie vittime sulla base della qualità dei denti e, al contempo, fa immaginare un futuro di riscatto.

Guilherme Almeida

L’artista vive e lavora a Salvador Bahia in Brasile. Ha studiato alle Universidade de Évora, Portugal, 2020, e Federal da Bahia, 2018-2022. Sue mostre personali e collettive si sono tenute a: Galeria Base, São Paulo, 2022, Instituto Moreira Sales, São Paulo, 2021, Museu de Arte de Ribeirão Preto, São Paulo, 2019. Quindi a: Museu Nacional de Cultura Afro Brasileira, Salvador Bahia, 2019; Instituto de Cultura Brasil Itália Europa, Salvador Bahia, 2019. Anche a Galeria do Aluno EBA-UFBA, Salvador Bahia, 2019.

Immagine da cartella stampa.

Odette Tapella
Odette Tapella
Vivo in piccolo paese di provincia. Mi piace leggere, fare giardinaggio, stare a contatto con la natura. Coltivo l'interesse per l'arte, la cultura e le tradizioni.

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