sabato, Luglio 27, 2024

Guerra russo – turca 1878: vittoria di Russia ed alleati

Nella Penisola dei Balcani, dall’aprile 1877 al marzo 1878 viene combattuta la guerra russo – turca, tra il regno russo e l’impero ottomano. Nel conflitto in Caucaso, la coalizione di Russia con Romania, Serbia, Montenegro ed alcuni soldati volontari bulgari, contro i Turchi. A fine guerra le forze alleate sconfiggono gli avversari e con il Trattato di Berlino seguono le modifiche dei territori.

Guerra russo – turca: quali sono i motivi dell’evento bellico?

Nel 1875, le popolazioni slave cristiane mirano all’espansione territoriale, nell’area imperiale del regno ottomano. A fronte di ciò, in Europa scoppiano le battaglie di rivolta, con il sostegno militare della Russia, che intende ampliare il proprio potere anche nel Mar Mediterraneo. In seguito ad accordi diplomatici con altri Paesi, l’imperatore di Russia Alessandro II, appoggia gli Slavi e scoppia la guerra russo – turca, nel 1877. Da qui il conflitto tra Russia e Turchia, che inizia con l’ingresso delle truppe dello zar nei confini del Principato di Romania. Di conseguenza, l’erede al trono di Romania, ovvero il principe Carlo I dichiara guerra all’impero ottomano, con a capo il sultano Abdul Hamid II.

Le dinamiche della guerra

Dall’inizio della guerra russo – turca, nei Balcani partecipano al conflitto Russia ed alleati con il comando principale di Alessandro II, contro l’impero turco di Abdul Hamid II ed altri condottieri ottomani. Quando le truppe russe e romene attraversano il fiume Danubio, raggiungono la Bulgaria del territorio turco, dove già negli anni precedenti i popoli risiedenti si erano ribellati. A ragion per cui, seguono numerosi scontri militari tra gli schieramenti nemici, fino all’assalto della città di Pleven da parte dell’esercito ottomano e la vittoria della Russia.  

Nel 1878, lo zar Alessandro II raggiunge con il suo esercito, la capitale nemica Costantinopoli, l’attuale Istanbul. Dopo nuove vittorie dei russi contro gli ottomani, le truppe turche fuggono oltre la città di Adrianopoli. Di fatto, la roccaforte diviene una zona non sicura per i soldati di Alì Pascià e lo stesso comandante ottomano ordina la ritirata. Con la conquista russa anche della capitale, il governo turco decide di inviare dei rappresentanti di governo, ad incontrare il granduca Nicola.

A fronte di ciò, seguono delle negoziazioni, dove si arriva all’accordo di pace, con l’indipendenza della Bulgaria. Mentre, la Turchia ha l’onere di indennizzare la Russia sui costi di guerra. Durante lo stesso periodo, la Gran Bretagna in opposizione alla Russia, invia in Turchia una flotta militare, nel Mar di Marmara. Come risposta, il capo russo decide la pace con gli avversari e segue il Trattato di Berlino.

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