“Gli italiani sotto la chiesa”: il nuovo libro di Giordano Bruno Guerri

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Lo storico, scrittore ed intellettuale Bruno Guerri presenta il nuovo libro: Gli italiani sotto la chiesa. Un libro che ripercorre secoli di convivenza con il Vaticano.

Vizi e Virtù degli italiani nel nuovo tomo di Bruno Guerri

Guerri descrive l’italiano come un “newyorkese annoiato”. Di fatto la nostra Madre Patria, di storia ne è ricca, ma i nostri occhi risultano offuscati nel vederla. Il libro descrive la storia italiana da San Pietro a Twitter. Un manoscritto di 800 pagine che, nonostante la grandezza, risulta fluido alla lettura. Merito di un grande intellettuale che lo ha plasmato, dandogli la forma perfetta. La descrizione del libro che va dall’antica Roma e giunge ai giorni nostri, descrive al meglio le virtù, ma soprattutto i vizi del nostro popolo. Gli stessi, ereditati dalla presenza della Santa Sede sul nostro suolo.


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Fusione tra politica e storia in Gli italiani sotto la chiesa

L’analogia meravigliosa dell’italiano che attende un uomo miracoloso, viene fusa con la politica attuale. Di fatto quest’uomo viene incarnato da Mario Draghi, il nostro nuovo premier. Guerri, attribuisce proprio questa scelta come “poco matura”. Anticipato dallo stesso Conte, che lo scrittore definisce “uno scherzo della storia che finisce nel teatro delle maschere.” Stabilisce poi come il “politicamente corretto” continui ad essere più un male che un bene della nostra attuale società. Egli, che è direttore del Vettoriale, asserisce la perdita di un fatturato ingente. Di fatto ha perso 2 milioni di euro su 3. Bruno quindi, con la sua esperienza di cultura, conclude citando e ricordando un grande della storia: Gabriele D’Annunzio. “ Bisogna conservare ad ogni costo intera la libertà, fino nell’ebrezza.” Frase riferita alla pandemia, che rischia di far dimenticare ciò che di più prezioso ci resta: la nostra storia.