Musica Maledetta 4: Verdi e l’opera innominabile

Anche Giuseppe verdi è caduto vittima di una delle sue opere.

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La Forza del Destino - Giuseppe Verdi
La Forza del Destino - Giuseppe Verdi
Giuseppe Verdi
Giuseppe Verdi

Giuseppe Verdi (Giuseppe Fortunino Francesco Verdi 1813-1901), è uno dei compositori più conosciuti e prolifici del nostro bel paese.

Ha composto moltissime opere che, seppur non adatte al teatro, gli hanno valso l’etichetta di drammaturgo.

Tra le sue opere più conosciute, apprezzate e che ha avuto un gran successo è “La Forza Del Destino”.

Un melodramma in quattro atti che, in ambito teatrale, ha la nomea di essere maledetta e di conseguenza portare sfortuna a chiunque la esegua.

La leggenda che l’opera porti sfiga, nacque dai molti incidenti accaduti durante l’esecuzione e/o con veri e propri disastri accaduti prima della sua messa in opera.

Il primo episodio fu durante la prima scena dell’Atto III, durante l’esecuzione della prima aria O tu che in seno agli angeli, dove il testo originale conteneva la frase “fallì l’impresa”.

Nell’ottocento le imprese teatrali erano precarie e, di conseguenza, il fallimento era dietro l’angolo, per questo nessun artista avrebbe più pronunciato quella frase. Successivamente l’infausta frase fu cambiata con “Fu vana impresa”.

Francesco Maria Piave - librettista
Francesco Maria Piave – librettista
  1. Il librettista Francesco Maria Piave (La Forza del Destino, è un’opera tratta dal libretto di Piave) finì la sua vita in disgrazia, nel 1866 si ammalò uno dei suoi fratelli fu incarcerato per alto tradimento ed alla madre venne un esaurimento nervoso. L’anno dopo finì in miseria e fu costretto ad elemosinare dei soldi a Giuseppe Verdi, quell’anno rimase paralizzato condizione che lo accompagnò per altri nove anni finché morì.
  2. Il terzo episodio accadde nel settembre del 1939, proprio quando iniziò la seconda Guerra Mondiale, e nelle locandine dei teatri c’era l’insegna de La forza del destino.
  3. Durante una messa in opera della suddetta, al Metropolitan Museum di New York, nel marzo del 1960, il baritono appena finì d’interpretare l’aria “Urna Fatale del Mio Destino” ebbe un malore e morì (la causa fu un’emorragia cerebrale).
  4. In Giappone nel 2011 L’Orchestra del maggio Musicale Fiorentino stava provando l’opera innominabile al Teatro Bunka Kaikan di Tokyo, in quel momento ci fu la prima scossa del violentissimo terremoto di Sendai.
  5. Sempre nel 2011, Per il concerto di Nairobi, le orchestre che avrebbero dovuto eseguire l’opera rischiarono di perdere il volo. In programma c’era La Forza del Destino.

Inoltre, qualche giorno prima durante le prove due persone morirono affogate.

Tutto ciò è tutto romantico, un romanticismo macabro se così possiamo definirlo, ma alcune situazioni sono piuttosto forzate per farle passare come causa della maledizione.

La Forza del Destino è una frase altisonante che di per sé spaventa.

Tutti abbiamo un destino al quale siamo stati assegnati, forse il problema è quello (se di problema si parla) a volte le aspettative sono troppo alte e si fallisce e, in riferimento all’opera, sicuramente ciò che può mandare in disgrazia una pièce teatrale è la cattiva interpretazione di questa.

Certo, si dice mai sfidare il destino, non si sa mai cosa poi ci rimanda indietro. Quindi non so fino a che punto si possa pronunciare con tanta disinvoltura il nome dell’opera, preferisco tenermi il dubbio piuttosto che provare che non è una semplice superstizione.

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