venerdì, Maggio 17, 2024

Georgia: primo ministro respinge le critiche sulla legge sugli “agenti stranieri”

Il primo ministro della Georgia Irakli Kobakhidze ha respinto le critiche avanzate da USA e Unione Europea nei confronti della legge sugli “agenti stranieri”.  Il progetto di legge, che è stato approvato già in seconda lettura dal parlamento georgiano, richiederebbe alle organizzazioni che ricevono più del 20% dei loro finanziamenti dall’estero di registrarsi come agenti di influenza straniera. Diverse migliaia di manifestanti sono scese in piazza per esprimere la loro opposizione.  L’Unione Europea e gli USA hanno esortato Tbilisi ad abbandonare la legislazione per non rischiare di compromettere le sue possibilità di adesione all’UE.

Primo ministro della Georgia respinge le preoccupazioni sulla legge sugli “agenti stranieri”

Il primo ministro georgiano Irakli Kobakhidze ha respinto le critiche alla legge sugli “agenti stranieri”, che secondo i critici serve solo per reprimere il dissenso. L’Unione europea e gli USA hanno esortato la Georgia ad abbandonare la legislazione per non rischiare di compromettere le sue possibilità di adesione all’UE. La Casa Bianca ha espresso preoccupazione per il fatto che la legislazione possa soffocare il dissenso e la libertà di parola. Kobakhidze ha affermato che gli oppositori del disegno di legge non sono disposti a impegnarsi in una discussione significativa. Ha poi detti che la legislazione è necessaria per la trasparenza e la responsabilità in Georgia.

Kobakhidze ha detto di aver parlato con il diplomatico americano Derek Chollet. “Ho spiegato a Chollet che le false dichiarazioni rilasciate dai funzionari del Dipartimento di Stato americano sulla legge sulla trasparenza e sulle manifestazioni di piazza ci ricordano false dichiarazioni simili fatte dall’ex ambasciatore americano nel 2020-2023”, ha detto Kobakhidze. Il primo ministro georgiano ha poi detto che le precedenti dichiarazioni degli USA avevano incoraggiato la violenza da parte di quelli che lui ha chiamato attori finanziati dall’estero e avevano sostenuto “processi rivoluzionari” che secondo lui non avevano avuto successo. “Ho chiarito al signor Chollet che è necessario uno sforzo speciale per riavviare le relazioni tra Georgia e USA in questo contesto, cosa impossibile senza un approccio giusto e onesto”, ha detto Kobakhidze.

Kobakhidze ha anche espresso disappunto per una conversazione con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, affermando che l’UE “è stata riluttante a impegnarsi in discussioni sostanziali”.  “Ho sottolineato che non abbiamo ancora sentito alcuna controargomentazione contro questa proposta di legge, che mira esclusivamente a promuovere la trasparenza e la responsabilità”, ha detto Kobakhidze. Michel aveva precedentemente detto che “la richiesta dei cittadini georgiani per una società aperta, democratica e pluralistica deve essere ascoltata. Il futuro della Georgia appartiene all’UE. Non perda questa occasione storica”.


Leggi anche: Georgia: proteste contro la legge sugli “agenti stranieri”, scontri tra polizia e manifestanti

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