Georgia – governatore firma legge sulla riforma elettorale

Il governatore Brian Kemp ha firmato la controversa legge sulla riforma elettorale. Biden: “Un’atrocità”

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Il governatore della Georgia, Brian Kemp, ha firmato la controversa riforma elettorale promossa dai Repubblicani. La riforma prevede numerose restrizioni al voto e attribuisce all’Assemblea generale, il parlamento dello Stato, maggior controllo sulle modalità di voto. I democratici hanno contestato la riforma. Il presidente Biden ha definito tale riforma un’atrocità. L’ex presidente Bill Clinton ha affermato invece che la riforma rappresenta un attacco alla democrazia. Esulta invece Donald Trump, il quale afferma: “Mai più elezioni farsa”.

Georgia: approvata riforma elettorale?

Il governatore della Georgia ha firmato la controversa legge sulla riforma elettorale. La legge promossa dai repubblicani, prevede una serie di restrizioni al voto, come i limiti all’uso delle caselle elettorali e requisiti di identificazione con foto per il voto per assente. Inoltre attribuisce all’Assemblea generale, il parlamento dello Stato, maggior controllo sulla modalità di voto. La riforma giunge dopo che i repubblicani hanno subito sconfitte significative alle elezioni del 2020 e ai ballottaggi al Senato di gennaio. I repubblicani sostengono che la legge sia assolutamente necessario per prevenire le frodi elettorali.

Il disegno di legge è stato approvato dalla Camera della Georgia con 100 voti favorevoli e 75 contrari, e dal Senato con 34 voti a favore e 20 contrari. Il leader della minoranza democratica, Gloria Butler, ha accusato i Repubblicani di aver approvato un disegno di legge “pieno di tattiche di soppressione del voto”. La conferenza stampa del governatore Kemp è stata interrotta da contestazioni guidate da una deputata afroamericana, Park Cannon, che è stata arrestata per essersi spinta sino alla porta dell’ufficio del governatore.

Donald Trump esulta

L’ex presidente Donald Trump ha elogiato la riforma. Ha dichiarato: “Congratulazioni alla Georgia e alla legislatura dello stato della Georgia per aver modificato le loro regole e regolamenti per gli elettori. I repubblicani hanno imparato la lezione delle elezioni presidenziali del 2020. Non si potrà mai permettere che accada di nuovo. Peccato che queste modifiche non siano potute arrivare prima”.

I democratici contestano la riforma

I democratici invece contestano la riforma. Affermano che disincentiva il voto degli afroamericani, i quali si sono presentati in massa lo scorso autunno e a gennaio per sostenere i candidati del loro partito. Il presidente Joe Biden ha definito la riforma un’atrocità. Biden ah detto: “Questo è Jim Crow nel 21° secolo. Deve finire. Abbiamo l’obbligo morale e costituzionale di agire”.

Anche l’ex presidente Bill Clinton ha criticato la nuova legge della Georgia. Clinton ha definito la riforma elettorale “un palese tentativo di sopprimere i voti degli afroamericani” e “un attacco alla nostra democrazia”. Il 42° presidente USA ha affermato: “La legge firmata in Georgia è un palese tentativo di sopprimere i voti degli afroamericani e un attacco alla nostra democrazia. Ho parlato con Stacey Abrams di questo e altri sforzi per limitare i diritti di voto e di cosa possiamo fare per promuovere elezioni libere ed eque”.

La legge della Georgia deve ora affrontare sfide legali

La nuova legge della Georgia sta già affrontando una sfida legale da parte di un gruppo per i diritti civili, che nel suo deposito sostiene che le modifiche sopprimono illegalmente i diritti degli elettori in violazione delle tutele costituzionali e del Voting Rights Act del 1965. Nel frattempo, House Democrats all’inizio di questo mese ha approvato il For the People Act, un ampio diritto di voto e un disegno di legge di riforma elettorale che renderebbe più facile il voto richiedendo agli Stati di offrire votazioni per corrispondenza, emanare la registrazione degli elettori lo stesso giorno ed espandere il voto anticipato.


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