Eva Marisaldi: il suono dei luoghi di San Costanzo

Installazioni plastiche e sonore disposte nel territorio comunale comunicano gli aspetti caratteristici del borgo

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Eva Marisaldi
Eva Marisaldi, San Costanzo. Ph Michele Alberto Sereni

Il progetto Per vari motivi di Eva Marisaldi nel borgo di San Costanzo è un intervento diffuso che dona vitalità a alcuni luoghi del Comune. Le opere che formano il percorso espositivo sono realizzate in collaborazione con Enrico Serotti, consorte e costruttore di diversi strumenti sonori automatici.


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In che luoghi Eva Marisaldi ha posizionato i suoi lavori?

Un primo nucleo di lavori si trova al Teatro Della Concordia, un luogo simbolo della comunità dal quale si può intravedere il mare in lontananza. Si tratta di due installazioni plastico-sonore, poste nel palcoscenico, che riproducono il suono di 3000 pagine sfogliate all’unisono, registrato in una azione condotta da un direttore d’orchestra. Nel foyer del Teatro troviamo quindiCanti, un lavoro video inedito girato in alcuni cantieri edili nel Comune di San Costanzo. La musica composta con un software per suoni prodotti da oggetti robotici, è il pronto soccorso acustico che accompagna l’assordante attività costruttiva. Nel torrione di Nord-Est, siamo accolti invece da un rumore proveniente dalla profondità di un pozzo, il titolo dell’opera è Analfabeta e riproduce il tonfo di libri lasciati cadere. Entrando nell’edificio militare si accede nella neviera dove è ospitata l’opera Democratic psychedelia, un dispositivo audiovisivo che genera animazioni grafiche. Produce anche differenti strutture sonore.

Il lavoro nella frazione Stacciola

A pochi km da San Costanzo, lo spazio aereo antistante il forno comunale sostiene il lavoro luminoso Lanterne per Stacciola. Una creazione composta da circa 30 metri di lucerne in tessuto fabbricate a mano dall’artista. Le lanterne contribuiscono al clima festivo e mettono in risalto un patrimonio sociale che la comunità forse ha perso, il rispetto della condivisione. Il valore è quindi rappresentato dallo spazio pubblico in cui si cuoce il pane. Il progetto espositivo è legato da numerosi “tappeti” visivi, disegnati con gessetti, come nelle pratiche degli artisti ambulanti. Sono dunque lavori effimeri, soggetti alle intemperie del tempo, agli acquazzoni estivi. A Una Boccata d’Arte saranno coinvolti i bambini del territorio per ridare vita cromatica ai disegni sbiaditi dal tempo. Come un grande arazzo urbano, collegano infatti gli interventi di Eva Marisaldi nei luoghi di San Costanzo, Cerasa e Stacciola.

Eva Marisaldi

L’artista classe 1966 è nata a Bologna. Il suo lavoro si focalizza sulle modalità della comunicazione e del linguaggio e le regole che influenzano i nostri comportamenti. Decodifica, in maniera quasi antropologica, cosa si cela dietro le convenzioni. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti e al DAMS del capoluogo emiliano, dove ha debuttato nel 1988 alla Biennale dei giovani artisti dell’Europa Mediterranea. Quindi ha presentato i suoi lavori a mostre internazionali: Biennale di Venezia (1993), Istanbul Biennale (1999), Biennale di Venezia (2001), Sonsbeek 9, Arnhem (2001), Happiness, Mori Art Museum, Tokyo (2002). Lyon Biennale (2003), Alexandria Biennale (2003), G3, Vira (2003), Sevilla Biennale (2004), Gwangju Biennale (2004), Quadriennale in Rome (2005), due progetti speciali per Art Basel (Basel, 2001, Miami, 2007), Italy 1980-2007. Hanoi, (2007).

Le mostre

Ha esposto a: It’s not over yet, New York (2008), Piazze di Roma, MOCA, Shanghai (2010), No Soul for Sale, Tate Modern, London (2011), Documenta, Kassel (2012). Si è fatto conoscere con: Think Twice, Whitechapel, London (2012), Do it, Prishtina (2014), Time is thirsty, Kunsthalle, Wien (2019). International biennal of ceramic art, Jingdezhen (2022). Ha realizzato mostre personali in Italia, Bologna, Milano, Firenze, Napoli, Roma, Trento, Torino, Palermo, Parma, Brescia. All’estero ha proposto i propri lavori anche a Londra, Monaco, Bruxelles, Miami,Parigi, Ginevra, Montpellier, Annecy, Goteborg, Newcastle. Il progetto di Eva Marisaldi a San Costanzo è coordinato da Riccardo Tonti Bandini per Threes Productions.

San Costanzo

Un Comune di circa 4.700 abitanti della provincia di Pesaro e Urbino, collocato sulle prime colline affacciate sul litorale marchigiano. A meno di 5 km dalla costa, comprende anche i borghi di Cerasa e Stacciola. Nel complesso l’architettura urbana del borgo richiama il ‘500 quindi con edifici signorili dei nobili e abitazioni dei meno abbienti.

Pittori e opere d’arte

Nelle Chiese sono conservate le ricchezze pittoriche: nella Chiesa Collegiata si ammira un antichissimo Crocifisso e un pregevole dipinto su tavola del 1958 raffigurante la Madonna. Le opere si trovavano nella grotta di San Paterniano nella vicina Caminate. Quindi un dipinto di Ercole Ramazzani raffigura il presepe poi c’è una Madonna e Santi (sec. XVI) di Domenico Fanese. Degni di nota anche I 15 Misteri del Rosario e la Via Crucis, dipinti su piccole tele. Nella Chiesa di Sant’Agostino sono invece collocate varie tele del pittore fanese Giuseppe Ceccarini. Nella Quadreria dell’ex edificio municipale, antica residenza dei Conti Cassi, si conserva una mirabile tela di Claudio Ridolfi detto il Veronese. Raffigura il Battesimo di Costantino.

Immagini da cartella stampa.