lunedì, Giugno 17, 2024

Elezioni Thailandia: opposizione prova a porre fine all’era dei militari

Attese per domani le elezioni in Thailandia. L’opposizione prova a chiudere l’era dei militari. Gli analisti si aspettano una forte affluenza a queste elezioni. Circa il 90% dei due milioni di thailandesi registrati per il voto anticipato, su 52 milioni di elettori totali, è andato alle urne il 7 maggio.

Elezioni Thailandia: in vantaggio l’opposizione

Sono attese le elezioni legislative in Thailandia, che si svolgeranno domani 14 maggio. Si tratta delle prime elezioni dalle proteste a favore della democrazia scoppiate nel 2020. L’opposizione, guidata dalla figlia dell’ex primo ministro Thaksin Shinawatra, Paetongtarn Shinawatra spera di mettere fine a quasi un decennio di dominio militare. Shinawatra, che si è candidata con il partito Pheu thai, è in vantaggio nei sondaggi davanti al conservatore pro-militari, l’ex generale Prayut Chan-ocha. Tuttavia, gli analisti sottolineano che il risultato non è scontato a causa del complesso sistema elettorale riscritto nel 2017 dalla giunta allora in carica. Tale sistema potrebbe infatti avvantaggiare i militari.

Prayut Chan-ocha è salito al potere con un golpe nel 2014 e poi è stato legittimato dalle elezioni del 2019.  Prayut afferma di aver portato la stabilità. Tuttavia, i suoi oppositori affermano che ha portato il paese verso il declino con l’assenza di riforma e la limitazione delle libertà fondamentali.

Cresce il partito progressista

Il partito progressista Phak kao klai, contrario alle istituzioni ritenute favorevoli all’esercito e alla monarchia, sta acquistando sempre più popolarità soprattutto tra le nuove generazioni. Molti giovani elettori affermano di preferire il partito progressista al Pheu thai a causa della forte presa di posizione dei progressisti sulla legge di lesa maestà. La crescita della popolarità dei progressisti potrebbe mettere a rischio la vittoria schiacciante di cui il Pheu thai ha bisogno per evitare le insidie di un sistema elettorale considerato iniquo dalle organizzazioni per la difesa dei diritti umani. Il primo ministro è infatti scelto sia dai 500 deputati della camera bassa sia dai 250 membri del senato, nominati dall’esercito. Per governare, un partito d’opposizione deve ottenere 376 seggi, un risultato molto difficile da raggiungere, in modo da poter fare a meno dei voti della camera alta, fedele al potere uscente. Pheu Thai e Phak kao klai hanno espresso la volontà di formare un’alleanza. Tuttavia, una possibile alleanza tra i due partiti potrebbe fare temere l’intervento militare.


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