martedì, Aprile 30, 2024

Elezioni Irlanda del Nord: Sinn Féin in testa nei sondaggi

Ad una settimana dalle elezioni in Irlanda del Nord i sondaggi mostrano che il partito nazionalista Sinn Féin è in testa di sei punti sul partito unionista DUP. Al terzo posto il Partito dell’Alleanza intercomunitario dell’Irlanda del Nord.

Si avvicinano le elezioni in Irlanda del Nord

Il prossimo 5 maggio si terranno le elezioni per l’Assemblea dell’Irlanda del Nord. Le elezioni anticipate sono state indette dopo che il primo ministro Paul Givan, del partito Democratic Unionist Party (DUP), si è dimesso in polemica contro il Protocollo sull’Irlanda del Nord, uno dei punti più discussi dell’accordo definitivo sulla Brexit. L’Assemblea legislativa è composta da 90 membri che rimangono in carica per un mandato di cinque anni. I partiti principali che competono alle elezioni sono: Democratic Unionist Party (DUP), Sinn Féin, Ulster Unionist Party (UUP), Traditional Unionist Voice (TUV), Social Democratic and Labour Party (SDLP), Alliance Party e Green Party. Questi partiti sono appartenenti a una delle tre coalizioni: unionisti, nazionalisti e non allineati.  

Sinn Féin in testa nei sondaggi?

Secondo gli ultimi sondaggi, il partito nazionalista Sinn Féin è in testa con un vantaggio di sei punti. Il sostegno allo Sinn Féin, che vuole che l’Irlanda del Nord lasci il Regno Unito e si unisca all’adiacente Repubblica d’Irlanda, è rimasto invariato dall’inizio della campagna al 26%. Il DUP, il più grande partito filo-britannico, si piazza al secondo posto con il 20% di preferenze. Il Partito dell’Alleanza intercomunitario dell’Irlanda del Nord e il più intransigente Traditional Unionist Voice (TUV) hanno un consenso rispettivamente del 14% e del 9%. Il più moderato Ulster Unionist Party (UUP) ottiene invece 14%, mentre il partito nazionalista irlandese Social Democratic and Labour Party (SDLP) il 10%.

Con l’accordo di pace del Venerdì Santo del 1988, che ha posto fine a tre decenni di combattimenti, i principali partiti rivali nazionalisti e unionisti sono obbligati a condividere il potere. Tuttavia, il DUP ha affermato che non entrerà in un nuovo governo di condivisione del potere a meno che il protocollo dell’Irlanda del Nord che regola il commercio post-Brexit con il resto del Regno Unito non sarà completamente revisionato.


Leggi anche: Irlanda del Nord: si dimette il primo ministro

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