martedì, Aprile 30, 2024

ECCO IL SEGNO ZODIACALE PIÙ PIGRO

Alcuni segni zodiacali sono noti per la loro pigrizia. E se c’è un segno che è considerato molto pigro, è il Toro.

Se hanno l’opportunità di non fare nulla, è molto probabile che la colgano. Come spiega l’astrocoach Nathalie Marcot, si tratta di un segno di Terra e “fisso”, cioè al centro di una stagione. Di conseguenza, “non ama il movimento o il cambiamento, è un segno stabile”.

Inoltre, è governato da Venere, il pianeta che simboleggia la bellezza, l’estetica e l’amore, ma anche “i piccoli piaceri della vita e l’ozio”. In generale, i nati tra il 21 aprile e il 20 maggio apprezzano la routine. Al Toro “piacciono le comodità, la casa”.

UN SEGNO MOLTO CASALINGO


A differenza di Ariete e Sagittario, “il Toro è molto casalingo”, dice l’astrocoach, che gestisce un canale YouTube. Questi nativi “preferiscono intrattenersi piuttosto che andare a trovare gli amici” e sono abili nel rintanarsi. Per loro non c’è niente di meglio di una serata sul divano, a guardare un buon film, con una cena sul piatto.

Sul piano professionale, il Toro, “che ha bisogno di sicurezza emotiva e materiale”, non è il tipo che fa gli straordinari. Farà quello che gli viene chiesto, ma “non si ammazzerà di lavoro e non si prenderà il tempo per vivere”, continua la specialista, esperta anche di connessione interiore e relazioni di coppia.

L’esperta sottolinea che questi nativi optano generalmente per un lavoro d’ufficio, dove non devono spostarsi molto e dove il ritmo è regolare e tradizionale. In questo modo, “possono organizzare la loro vita con calma”.
“Raramente li vediamo lavorare per conto proprio, perché è troppo instabile e rischioso”, aggiunge Nathalie Marcot, ricordando che per un’analisi più dettagliata è necessario prendere in considerazione anche l’ascendente e le altre caratteristiche del tema natale.

Sowmya Sofia Riccaboni
Sowmya Sofia Riccaboni
Blogger, giornalista scalza (senza tesserino), mamma di 3 figli. Guarda il mondo con i cinque sensi, trascura spesso la forma per dare sensazioni di realtà e di poter toccare le parole. Direttrice Editoriale dal 2009. Laureata in Scienze della Formazione.

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