giovedì, Aprile 25, 2024

Dittatura mediatica: il profilo politico di una psicologia

Applicare una dittatura, oggi ha metodologie opposte al concetto stesso di dittatura. Normalmente la sua psicologia è legata alla sua sovra esposizione mediatica, oggi invece è aiutata da una psicologia social tattica, capace di manovrare menti e comportamenti, avvalendosi di un non contraddittorio.

Dittatura mediatica: è possibile?

Fatta salva la validità del vaccino e del green pass, analizziamo il concetto espositivo attraverso i media. Mantenere un profilo basso, forse non invadente e apparire il giusto e l’onesto senza sovra esporsi, e usare soltanto la forza mediatica per applicare un controllo generale. Potremmo dire che oggi i media e i social hanno sostituito le squadracce del fascismo? Per il tipo di terrorismo mediatico applicato possiamo dire di sì. Oggi l’imposizione non si fa con il manganello, ma a colpi di decreti. La rivolta popolare è quasi sempre soltanto mediatica (social). Cioè affidiamo la nostra rivoluzione a Facebook: scritte, foto e slogan. La politica applica la sua dittatura attraverso una schermaglia sterile che porta vantaggio solo a chi la applica politicamente. Per esempio: Draghi comunica in diretta televisiva, che non vaccinarsi e ammalarsi vuol dire morire, questo è terrorismo mediatico e diventa dittatura mediatica, quando, immediatamente dopo, applico un provvedimento per avvalorare la suddetta dichiarazione. Sappiamo che se fosse vero ciò che dice Draghi, o meglio come lo ha comunicato, ogni giorno ci sarebbero 2000 morti.

La follia della comunicazione


Green pass


Se fosse vero ciò che dice Draghi, o meglio come lo ha comunicato, ogni giorno ci sarebbero 2000 morti. “Non vaccinarsi significa ammalarsi e morire”. Ma il bollettino di questi giorni ci da circa 2000 nuovi conteggiati ma 10/15 decessi. È qui che la comunicazione di Draghi diventa appositamente semplicistica. Appeno il giorno dopo, il boom delle richieste è schizzato alle stelle. Forse usando il pretesto delle vacanze in libertà? Però sappiamo anche, visti i dati dichiarati (perché evidenti) che questo ipotetico vaccino non rende immuni. Ma soprattutto non difende terze persone dall’esser conteggiati se il vaccinato è stato a contatto con un infetto. Quindi, possiamo dire che nuovi dittatori mediatici, nascono a seconda dell’importanza della dittatura da applicare.

La differenza della dittatura mediatica

Quale differenza possiamo notare mettendo in relazione il Governo Conte con il Governo Draghi? Nessuna! Il modus operandi è identico. Allora perché la necessità di abbattere Conte? Perché la dittatura mediatica è soggetta a quella politica, quindi l’Europa applica la sua dittatura per garantirsi un delfino affidabile per la gestione dei capitali. L’Europa non avrebbe mai messo in mano ad un gruppo di anarchici ( come vedono loro il M5S) tutti i capitali promessi a Conte e non a Draghi. Ma attraverso la dittatura mediatica, spostiamo il merito da un premier all’altro.

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