lunedì, Maggio 13, 2024

De Sausurre e le origini dello strutturalismo

Ferdinad De Sausurre è un linguista e semiologo svizzero che, dati i grandi cambiamenti dovuti alle immigrazioni degli ultimi anni, è di enorme attualità e può insegnare molto più oggi che in passato. Con lui si parla di una scienza che si interessa di una lingua. Quindi, ha dato una svolta radicale in questo campo. Se prima la lingua era considerata un mosaico in cui ogni tesserina aveva valore in sé, con De Sausurre si passa ad un carattere sistemico della lingua.

La lingua e lo strutturalismo

Ferdinad De Sausurre (1857-1913) è un linguista e semiologo svizzero che, dati i grandi cambiamenti dovuti alle immigrazioni degli ultimi anni, è di enorme attualità. Può insegnare molto più oggi che in passato. Con lui si parla di una scienza che si interessa di una lingua. Quindi, ha dato una svolta radicale in questo campo. Se prima la lingua era considerata un mosaico in cui ogni tesserina aveva valore in sé, con De Sausurre si passa ad un carattere sistemico della lingua.

Nella linguistica, le origini dello strutturalismo sono fatte risalire all’opera De Sausurre, il quale applica il problema del linguaggio ad un apparato concettuale ben preciso. Cioè, dalla distinzione tra diacronia e sincronia a quella tra l’aspetto sociale della lingua e il singolo atto linguistico, a quella tra significante e significato.

Lo strutturalismo suggerisce che tutto quanto detto, fatto, pensato o provato dagli esseri umani si basa su una struttura di regole comuni fondamentali.

Esso è un approccio alla ricerca e alla riflessione nelle scienze sociali. Quindi, è correlato alla sociologia, alle scienze politiche e alle relazioni internazionali, alla psicologia, alle scienze dell’educazione e al lavoro sociale.

Così, c’è interesse e attenzione all’individuo nel suo contesto sociale. Viene osservato attraverso il metodo scientifico.

Le antinomie di De Sausurre

Nello studiare la lingua, egli presenta tre antinomie:

  • lingua/linguaggio, per cui le entità linguistiche hanno valori di oppositivo e relazionale. La lingua è un sistema di segni esprimenti delle idee ed ha carattere omogeneo, oggettivo. Per poter esercitare una lingua, ci devono essere uomini che la parlano. Così si dà origine al linguaggio. Quest’ultimo è l’esercizio della lingua. Ognuno ha il suo linguaggio, così la lingua si concretizza nel linguaggio, che necessita della lingua;
  • significante/significato, dove c’è una differenza tra i due termini. Il significante è l’immagine acustica e il significato è ciò che vogliamo dire. Tra significante e significato c’è un rapporto molto stretto, detto ‘segno’, che è la risultante del significante e del significato. Il segno è arbitrario, non rispetto al soggetto, in ordine al significato. Tra significante e significato non c’è rapporto di necessità. Il segno è lineare, è come una linea. Sottosta alla storicità, cioè al tempo stesso, l’immutabilità e la mutabilità. La mutabilità è il tempo che agisce su tutto e anche sulla lingua. Mentre, l’immutabilità è quella rispetto al soggetto che la adopera. Così la lingua è un insieme di segni esprimenti delle idee;
  • sincronia/diacronia, dove la sincronia vuol dire allo stesso tempo tenere presenti elementi. Diacronia tiene conto dell’asse che solca la storia attraverso il tempo. L’asse sincronico trascura la parte storica e tiene conto degli elementi compresenti della lingua. L’asse diacronico guarda l’evoluzione della lingua attraverso il tempo. La novità introdotta è la dimensione sincronica.

Elementi linguistici

L’esempio più famoso che egli pone è ‘il gioco degli scacchi’. Cioè vuol far presente che se si guardano due persone che giocano da tempo, chi guarda non è sfavorito da chi segue il gioco dall’inizio, perché si guarda allo stato della scacchiera. Il tempo non importa. Egli dà più importanza alla diacronia, anche se la sincronia non scompare. I vari elementi linguistici assumono il loro valore in ordine ai pezzi che stanno vicini. La lingua è vista come un sistema. In seguito si parlerà di struttura, ma le linee di fondo sono quelle del metodo di De Sausurre, che è un metodo che viene portato nell’ambito di altre scienze umane. Avviene un’ estrapolazione e si risponderà al “Che cosa”?, e non più al “Come?”.

Conclusioni

I cambiamenti sociali e culturali permettono di riattualizzare teorie e dottrine di linguisti, come De Sausurre. Infatti, le migrazioni portano con le persone tante lingue non native diverse. Esistono tante lingue, anche scritte. Consentono di comprendere gli aspetti sociali e culturali, proprio attraverso le diverse scienze di cui ci si può avvalere.

https://www.periodicodaily.com/roland-barthes/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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