lunedì, Maggio 6, 2024

Dario Franceschini ministro della cultura: l’arte non esiste

È durato circa 26 minuti di sprologui il commentario di Dario Franceschini. Dimostrazione di un fallimento di una sinistra che perde e si perde nell’auto demolizione. Quindi distrugge anche la sua identità primaria: la cultura in senso lato. Ormai diventati profughi in un mare a cui non appartengono più, riciclano personaggi politicamente falliti e lesivi al bene pubblico.

Dario Franceschini ha dimenticato quale ministero dirige?

Nell’esposizione dei progetti relativi al piano nazionale di ripresa, il Ministro annuncia un impiego di ben 5,6 miliardi di euro. L’impegno è per quello che lui ha definito: “attrattori culturali”. La cosa assurda è che nel suo discorso il signor Franceschini dice: “l’arte non esiste”, ma su questo ritorno volentieri tra un attimo. Cosa sono gli attrattori culturali? Il ministro cita il Porto di Trieste, la digitalizzazione, l’accessibilità ai luoghi culturali, periferie e borghi rurali, la messa in sicurezza dei luoghi di culto (e non è un refuso).

Dissero dell’arte

Albert Einstein diceva: “La cosa più bella che possiamo sperimentare è il mistero, è la fonte di ogni vera arte e di ogni vera scienza“. Mentre Oscar Wilde amava dire: “La musica è il genere di arte perfetto. La musica non può mai rivelare il suo segreto più nascosto“. Quindi quando personaggi di questo calibro definiscono l’arte come espressione universale e del mistero universale, la sua presenza come Ministro della cultura, nella fattispecie del concetto inverso all’espressione dell’esistenza dell’arte, divente superflua, ingombrante, sbiadita e anche nauseante. Noi fummo artisti: musicisti, teatranti, pittori, scultori, attori, ballerini, e sa fino a quando?


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Noi fummo artisti

Lo fummo finché fallimenti come lei non ci rinnegarono, finché fallimenti come lei non ci saccheggiarono, oppressero, ammorbarono. Ci rubate attraverso la S.I.A.E. milioni di euro. Con lo stile di un magnaccia che cambia le sue puttane perché ormai troppo avanti con l’età, lei oggi rinnega coloro su cui la sua stirpe di ladri si è nutrita per anni. Ovviamente mi riferisco ai veri artisti, quelli che vivono con il prezzo del biglietto, non a quelli che vengono a chiederle il contributo statale, che voi vi ben sbrigatevi a dare: visto che poi i soldi vi ritornano, o vogliamo spiegare anche questa modalità così la sputtano definitivamente?

Dario Franceschini mastro di una attrazione morta: la sua sinistra

Lei fa parte di quella sinistra ignobile che ha contribuito a distruggere il mondo dell’arte, e nella sua consapevolezza di ciò lei dice: “l’arte non esiste“. Lei è come quei preti che rinnegavano la trasposizione dei libri sulla commedia perché la conoscenza è solo conservazione e non espressione dello spirito. Forse è per questo che investe sugli attrattori culturali piuttosto che sulla cultura, che è essa ad appartenere all’arte. “Si usa uno specchio di vetro per guardare il viso e si usano le opere d’arte per guardare la propria anima”. G. B. Shaw.

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