Il Cremlino ha affermato che non ci sarà nessuna tregua per la Pasqua ortodossa. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto che il no alla tregua deriva dal fatto che in passato qualsiasi iniziativa proposta da Mosca è stata ignorata da Kyiv.
Cremlino: nessuna tregua per la Pasqua ortodossa
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che non è prevista nessuna iniziativa per un cessate il fuoco in occasione della Pasqua ortodossa. Peskov ha fatto notare che in passato qualsiasi iniziativa proposta da Mosca è stata ignorata da Kyiv. Nel frattempo, le forze russe continuano ad avanzare nella regione di Donetsk. Il capo dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk, Denis Pushilin, ha annunciato che le forze russe controllano il 75% della città di Bakhmut.
L’ambasciatore di Kyiv all’ONU, Sergiy Kyslytsya, ha affermato che l’Ucraina non parteciperà alle riunioni del Consiglio di Sicurezza ONU sotto la presidenza russa a meno che non ci sia un interesse nazionale giustificabile.
Parigi come mediatore
Il portavoce del Cremlino Peskov ha respinto la proposta di Parigi come mediatore del conflitto. “Parigi potrebbe difficilmente rivendicare il ruolo di mediatore nei colloqui di pace tra Russia e Ucraina, poiché è schierata con una delle parti in conflitto. Parigi è inoltre coinvolta in questo conflitto dalla parte dell’Ucraina sia direttamente che indirettamente”, ha detto Peskov.
Incontro tra Lukashenko e Shoigu
Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, ha incontrato a Minsk il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu. Secondo l’agenzia stampa Belta, Lukashenko ha affermato di aver bisogno di garanzie che la Russia difenderà la Bielorussia “come il proprio territorio” in caso di aggressione. L’incontro segue l’accordo della Russia con Minsk del mese scorso per posizionare armi nucleari tattiche sul territorio bielorusso, avvicinando parte del suo arsenale nucleare all’Europa.
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