sabato, Maggio 18, 2024

Cosa differenzia l’apprezzamento dalla molestia verbale, il catcalling

Quante volte può capitare a una ragazza o una donna che le vengano rivolte frasi o determinati comportamenti che possono sembrare complimenti, ma in realtà non lo sono affatto, anzi… Ferme a guardare una vetrina di un negozio, alla fermata della metropolitana, sedute al tavolino di un bar. Sconosciuti pronunciano frasi, ad esempio “Ehi bella, sei sola?”, “Ma sei nuda?”, “Sono solo complimenti”, ma che possono essere dette anche in ambienti lavorativi e scolastici. Si tratta del ‘catcalling’, ovvero molestia verbale detta per strada generalmente a sfondo sessuale. Andiamo a vedere di cosa si tratta, quali sono gli effetti sulle donne che lo subiscono e quali strategie utilizzare per reagire al catcalling.

Il catcalling è molestia verbale

Ci chiediamo cosa differenzia l’apprezzamento dalla molestia verbale e per rispondere è necessario parlare di catcalling. Si tratta di una forma di molestia rivolta alle donne da parte degli uomini. Consiste nell’espressione verbale e gestuale di apprezzamento di natura sessuale, verso una donna, principalmente per strada o in un luogo pubblico. Questo tipo di molestia può manifestarsi sotto forma di comunicazione verbale o non verbale e riguarda l’aspetto estetico della vittima, fino ad essere di natura sessuale.

Il termine catcalling deriva da ‘call’ e ‘cat’, cioè ‘richiamare’ l’attenzione del ‘gatto’, ‘richiamo del gatto’, e si traducono in ‘apprezzamenti indesiderati’.

Infatti, sappiamo che le violenze sulle donne sono sia fisiche che psicologiche. Ma anche verbali. E il catcalling è proprio una molestia maschile espressa verbalmente e attraverso gesti di apprezzamento. Possono essere di natura sessuale, più o meno espliciti e, volgari e possono incutere timore.

Caratteristiche del catcalling

Il catcalling fa riferimento all’insieme di comportamenti sessisti che gli uomini possono rivolgere alle donne sconosciute che si incontrano in un qualsiasi luogo. Parole e gesti. Poi, si caratterizza anche per l’emissione di fischi, il suono del clacson dell’automobile o di un altro mezzo di locomozione. Come pure battute per l’abbigliamento, sull’aspetto fisico, applausi e inseguimenti.

Sono molestie che esprimono una mentalità sessista e svalutante ai danni delle donne.

Frasi tipiche delle molestie verbali

Frasi tipiche che si pronunciano che rappresentano il catcalling possono essere:

  • “Ehi”;
  • “Mamma mia”:
  • “Dove stai andando tutta sola?”;
  • “Ehi bella, sei sola?”;
  • “Ma sei nuda?”;
  • “Sali in macchina con me?”;
  • “Guidi bene per essere una donna”;
  • “Sono solo complimenti”.

Quando si tratta di catcalling – molestia verbale?

Ciò che differenzia l’apprezzamento dalla molestia verbale è certamente il contesto relazionale in cui questo avviene. Ad esempio, va considerato che la donna non ha dato in alcun modo il proprio consenso per ricevere determinati commenti. Apprezzare non significa molestare. Ci vuole rispetto e consenso che vanno rivolti verso la donna, che non è un corpo da giudicare.

Conseguenze psicologiche del catcalling inteso come molestia verbale

Si verificano nelle vittima reazioni emotive e fisiche spiacevoli e negative, fino a tenere sotto controllo il proprio aspetto fisico. Si può sviluppare una bassa autostima e un senso di vergogna. Nello specifico, possono presentarsi disturbi alimentari, depressione e disfunzioni sessuali.

Oltre che a mettere in campo comportamenti che vanno a influenzare la propria quotidianità. Ad esempio, non uscire da sole, modificare il proprio abbigliamento e rendersi ‘invisibili’.

Reagire al catcalling

Apprezzamenti e frasi sessiste, fischi, gesti, colpi di clacson. Come reagire alle molestie del catcalling? Esistono delle strategie che possono essere attivate. Inoltre, se l’esperienza è stata fonte di trauma, si può ricorrere al supporto di uno psicologo.

Le strategie possono essere:

  • ignorare chi molesta, senza fermarsi in quello che si sta facendo;
  • rispondere in maniera secca e decisa se il molestatore insiste, mostrando il proprio fastidio se non sembra una persona pericolosa, ad esempio pronunciando qualche parola, tipo ‘lasciami stare’ o ‘basta”.

Conclusioni

La donna che riceve apprezzamenti è vittima di decisioni da parte del molestatore, senza aver fornito il consenso. E’ privata della libertà di muoversi. Viene percepita e si sente un oggetto.

Il catcalling, cioè la molestia verbale, è un problema culturale che porta a considerare la necessità di sensibilizzare su questi temi, appunto radicati nella cultura maschilista.

https://www.periodicodaily.com/dallevoluzione-del-ruolo-femminile-alla-violenza/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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