sabato, Luglio 27, 2024

Cicatrice francese, nuova tendenza autolesionistica su TikTok

“Cicatrice francese”, ancora un’altra preoccupante tendenza autolesionistica pubblicata su TikTok, attraverso video e tutorial. Una challenge. Quindi una sfida che ha come protagonisti attivi bambini e ragazzi, senza differenze tra i sessi. Consiste nel procurarsi un ematoma di forma lineare all’altezza dello zigomo, attraverso una precisa pressione delle dita, cioè una sorta di pizzicotto, per poi pubblicare la foto o il video sui social network, tra cui TikTok.

Il fenomeno della cicatrice francese

La “cicatrice francese” è una nuova tendenza autolesionistica. Si tratta di una challenge. Viene dalla Francia. Perciò ha questo nome. Ma questa pratica è già arrivata in Italia. Quindi una sfida che ha come protagonisti attivi bambini e ragazzi, senza differenze tra i sessi.

Consiste nel procurarsi un ematoma e segni rossi di forma lineare all’altezza dello zigomo, attraverso una precisa pressione delle dita, cioè una sorta di pizzicotto. Come pure pressioni, sfregamenti e graffi sotto l’occhio, nella parte più alta della guancia, per poi pubblicare la foto o il video sui social network, tra cui TikTok. Quest’azione ha come finalità simulare gli effetti di una rissa.

Tutorial che spiegano come procurarsi la cicatrice francese

Sui social, nello specifico su TikTok, hanno grande successo i video tutorial che descrivono come procurarsi questa “cicatrice”. Ragazzini raccontano come fare, quanto dura e il metodo più adatto per non provare dolore. Sono immagini che riscuotono tantissime visualizzazioni e ‘like’.

Perchè aderire a questa challenge?

Chi aderisce alla sfida e si procura il vistoso segno sul volto, sente di appartenere a un gruppo. Ci si fa forza dell’esperienza comune e della sfida. Ma essa è negativa. L’obiettivo di questa pratica è fingere di aver partecipato a una rissa, ad un litigio. Quindi, aver un aspetto   da duro.

La “cicatrice francese” rappresenta una ricerca della propria identità e il desiderio di autoaffermazione. Ciò potrebbe significare che esiste un vuoto a livello relazionale.

Atti di autolesionismo come questi sono dovuti a varie cause. Certamente, questa challenge è un nuovo grido di aiuto dei ragazzi. Di questi, è necessario osservare altri segnali. Ad esempio, ci può essere il bisogno di affermare la propria superiorità. Come pure di volersi identificare attraverso la forza e comportamenti prevaricatori.

C’è chi afferma che i ragazzi compiono questa pratica come provocazione, per allontanarsi dal controllo dei genitori e degli adulti.

Quello che è sicuro, è che chi lancia la sfida soffre di fragilità o di disagi psicologici, che richiamano a un monitoraggio del benessere delle nuove generazioni.

Conseguenze della pratica

Questa challenge non è innocua. Infatti, potrebbe portare a conseguenze dannose e permanenti.

I rischi sono senz’altro legati all’aspetto dell’emulazione. Dunque, che il fenomeno possa correre velocemente tra i banchi di scuola di diversi istituti. Purtroppo può verificarsi il rispecchiamento. Quindi la necessità di riconoscersi in un coetaneo e ingrandire il fenomeno.

Il lavoro della Polizia Postale

La Polizia Postale spiega il fenomeno, offrendo anche suggerimenti per gli adulti, come genitori e insegnanti, e diretti agli stessi ragazzi. E’ ben raccontato che il viso si rovina. E anche se i segni durano poche settimane, i danni alla pelle possono essere anche gravi. Come è pure ben chiaro che questa sfida perderà di popolarità. Ma i segni resteranno.

Consigli per gli insegnanti

Approfondire con i ragazzi e con i genitori senza sottovalutare i segnali. Anzi, osservare con attenzione i segnali, condividendo con i colleghi quello che può essere definito come un grido di allarme dei più giovani.

Consigli per i genitori

Parlare con i figli è senz’altro il primo passo. Comprendere le motivazioni che li hanno portati a questo gesto. Quindi, capire come i social network ne influenzano le relazioni, prestando attenzione a trasmettere i rischi di questi comportamenti. Come pure le regole per usare la rete in sicurezza.

Consigli alle ragazze e ai ragazzi

E’ necessario far comprendere loro che la partecipazione alla challenge è divertente, ma nel rispetto di sé e degli altri. Come pure, devono avere ben a mente che la diffusione di informazioni e immagini private di altri, specie de minori, è reato.

Conclusioni

Bisogna educare bambini e ragazzi ad usare in maniera consapevole i mezzi tecnologi e i social network. E che abbiamo l’età giusta per iscriversi a questi ultimi.

Inoltre, è necessario far comprendere che si può partecipare alle a challenge positive. Cioè, partecipare a quelle non pericolose e divertenti. Che magari rappresentano un modo per sensibilizzare sui vari temi sociali e ambientali.

https://www.periodicodaily.com/oklahoma-city-usa-muore-ragazza-per-una-challenge-su-tiktok/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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