mercoledì, Maggio 8, 2024

Candidati palestinesi: trattenuti dalla polizia israeliana

Sabato sera la polizia israeliana ha arrestato tre candidati palestinesi delle fazioni dell’OLP, e del movimento Fatah del presidente Mahmoud Abbas. Mentre si recavano ad una conferenza stampa. In programma presso l’hotel St. George di Gerusalemme. Cosa è successo? Leggiamolo.

Perchè la polizia israeliana ha trattenuto i candidati palestinesi?

Dunque si avvicina il 22 maggio. Giorno in cui i palestinesi voteranno per le legislative. Dopo il via libera di Gerusalemme, dietro istanza di Bruxelles. Un voto atteso in quei territori, da 15 anni. Tuttavia resta ancora da sciogliere il nodo per quei palestinesi residenti a Gerusalemme est. Che sono in maggioranza senza cittadinanza israeliana. E che non sanno ancora se potranno partecipare alle elezioni dell’Autorità nazionale palestinese. Ed è per questo motivo che, i tre candidati che rappresentano le fazioni dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina, avevano programmato una conferenza stampa in un hotel di Gerusalemme. Per chiedere a Israele di consentire le attività politiche nella parte orientale della città. Ma lungo il tragitto sono stati bloccati dalla polizia israeliana. E trattenuti per tre ore. Prima di essere rilasciati.


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Le controversie sul voto

Intanto Israele non ha ancora fatto sapere se consentirà o meno, ai residenti di quella zona, di votare alle elezioni. Del resto i palestinesi in merito alla questione hanno esortato l’Unione europea, a esercitare pressioni su Tel Aviv. Tuttavia in un comunicato congiunto i partiti membri dell’Olp hanno fatto sapere che: “non ci saranno elezioni senza Gerusalemme”. Dunque il riferimento è proprio all’impedimento che il Israele pone allo svolgersi della consultazione tra i palestinesi della Città Santa. Perchè è da decenni che tenta di impedire, per lo più con arresti, lo svolgersi di attività politica in quella zona orientale. Nonostante sia riconosciuta dal diritto internazionale. E nonostante gli stessi Accordi di Oslo del 1993. Che prevedono lo svolgersi del processo elettorale palestinese in città.

Candidati palestinesi: Israele tollererà l’attività politica?

L’Olp sta ancora attendendo una risposta. Ma al momento ci sono solo le parole del ministro della Difesa israeliano Gantz. Che ha detto che Tel Aviv “non intende interferire nelle decisioni politiche palestinesi”. E poi ha aggiunto che: “non lavorerà con Hama. Un’organizzazione terroristica che tiene in ostaggio la popolazione di Gaza”

Diletta Fileni
Diletta Fileni
Blogger e redattrice per il Periodico Daily guardo alla scrittura come esercizio di riflessione e di responsabilità, uniti a un impegno per invitare alla conoscenza. Laureata in Economia e Commercio.

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