venerdì, Marzo 29, 2024

Calcio, critiche alla moviola in campo: chiacchiere da VAR

Allegri non si è mai nascosto dinanzi all’utilizzo del VAR e, nel dopo gara con l’Atalanta, non ha lesinato critiche per le perdite di tempo e la natura dei suoi interventi.

“Gli episodi decisi con il VAR? Non do giudizi, dico solo che se vogliamo far diventare il calcio un non sport allora continueremo a usare il VAR su situazioni soggettive. Poi in primavera gli episodi saranno così determinanti che le gare dureranno 4 ore come negli sport americani. Per me il Var andrebbe usato solo su elementi oggettivi, se un fallo è dentro o fuori dall’area, se è fuorigioco o no e se è gol o no. Per problemi soggettivi deve decidere l’arbitro per me”.

Pertanto, parla di soggettività ed oggettività alla base dell’utilizzo della tecnologia.

Ma cos’è l’oggettività e la soggettività per il tecnico livornese? Perché, letteralmente, la prima è riconducibile a forma autonoma o a esperienza generalizzata, la seconda è il carattere soggettivo di una posizione, di un’interpretazione; cioè capacità giuridica.

Dunque, al di là delle correnti di pensiero, l’arbitro è un soggetto che giudica: con o per mezzo della tecnologia.

Il resto sono chiacchiere da VAR, che Allegri e gli antagonisti di questo strumento, alimentano senza rendersi conto che ogni episodio attinente azioni di calcio giocato è di esclusiva pertinenza del soggetto preposto a garantire il rispetto del regolamento.

E, nel caso specifico del fallo di Lichtsteiner, la natura dell’intervento arbitrale è, a prescindere di chi l’ha favorito, cioè il direttore di gara in campo o gli assistenti al VAR, necessario, anzi, obbligatorio, indispensabile, perché teso a garantire la correttezza delle dinamiche del gioco.

Se, in virtù dei tempi di controllo di certi episodi, le gare dovessero protrarsi di qualche minuto, il problema è solo di Allegri e di chi cerca un calcio che giustamente non c’è più.

E’ un gioco regolamentato come tutti gli altri e se, come detto da Massimo Mauro, si ritiene che gli anglosassoni riderebbero vedendo l’utilizzo in Premier League, forse, finalmente inizierebbero a latinizzarsi.

Respect, rispetto, è alla base di ogni garanzia di successo.

Ci sono più rigori perché ci sono più arbitri che osservano; ci sono più lamentele perché così, praticamente, vince chi se lo merita.

 

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