sabato, Luglio 27, 2024

Bikesharing, Google Maps si fa a portata di bici

Il nuovo servizio Google si fa ecosostenibile grazie a una soluzione ecologica che ciclisti e cicloturisti di ogni angolo del mondo non possono lasciarsi sfuggire. Dopo avere gestito l’affollamento degli autobus, la segnalazione degli autovelox, il tachimetro e i limiti di velocità con l’ausilio del sistema GPS, delle code e della semaforica, Google Maps ha studiato una funzione che informa sulla possibilità del prestito condiviso di biciclette. L’applicazione, realizzata da Google per il portale di viaggio e navigazione Google Maps, è rivolta a tutti coloro che fanno del clima e dell’ambiente uno stile di vita e di turismo ma non solo, infatti da oggi con il bike sharing di Google Maps viaggiare è semplice, veloce e greensmart.

Per scoprire gli angoli più nascosti o remoti delle città che non è possibile visitare con altri mezzi di trasporto o per trascorrere il pomeriggio rilassandosi in mezzo al verde viaggiando in compagnia all’aria aperta, l’app Bike Sharing Google è il mezzo ideale, pratico ed economico, come la bicicletta stessa, per conoscere la città tenendosi in forma. L’app mostrerà le stazioni di noleggio bici più vicine così da informare l’utente sulla localizzazione dei mezzi e sulla loro disponibilità in tempo reale. Oltre ad essere un’ottima soluzione per ridurre il traffico cittadino, la nuova applicazione è una opportunità turistica senza pari in grado di rendere la fruizione delle città più dinamico, sicuro e veloce. Sapendo quanto sia difficoltoso spostarsi in città con mezzi di trasporto pubblico o privato a motore, Google Maps ha trovato un ingegnoso modo di fare degli spostamenti per lavoro o per turismo un viaggio intelligente e rispettoso degli abitanti e della città stessa. Lo scopo non è soltanto quello di ridurre il rischio ingorghi o incidenti ma anche quello di incrementare la consapevolezza civile sul piano, in primo luogo sociologico, e poi medico, affinché sempre più persone vengano incentivate a condurre una vita sana che faccia dell’attività fisica uno dei suoi pilastri.

La bici, sempre più mezzo di tendenza insieme ai suoi omologhi pattini, monopattini o cicli elettrici, è in forte ascesa come anche le disponibilità di bikesharing che stanno prendendo sempre più piede in molte città europee e non solo. Con circa 1600 sistemi di condivisione per più di 18 milioni di biciclette in circolazione nelle aree urbane di tutto il mondo questa soluzione di viaggio condiviso, riproposto da Google per l’alto potenziale socioeconomico e ambientale, è un modello da non sottovalutare che cambierà presto le modalità di spostamento su medio breve raggio. Il servizio di Google si articola sui fattori di tempo e di spazio, in quanto permetterà a turisti e cittadini di sapere in tempo reale dove e quando si trovano le stazioni di bike sharing più vicine, quante biciclette sono disponibili in ogni stazione e se e in quali luoghi della città adibiti ci sono posti liberi per parcheggiare la propria bicicletta, inoltre si forniscono anche le indicazioni stradali per raggiungere la stazione di noleggio biciclette più vicina. L’app, creata in collaborazione con Ito World, centro di valutazione, gestione e risoluzione dei problemi di trasporto attraverso la messa a punto di pianificatori di viaggio e piattaforme tecnologiche di transito con sede nel Regno Unito, dopo un anno di test a New York, approda sui sistemi operativi Android e iOS.

Superata la prima fase di rilascio che si sta attuando in questi giorni non si esclude l’adattamento dell’applicazione verso altri processori. Per ora, prima di essere estesa in altre località, le città prescelte per il bikesharing Google, ancora in fase di sperimentazione, sono Madrid, Città del Messico, Barcellona, Berlino, Bruxelles, Los Angeles, Lione, Budapest, Chicago, Dublino, Helsinki, Amburgo, Kaohsiung, Londra, Rio de Janiero, Montreal, Nuova Taipei, San Paolo, San Francisco, Toronto, Varsavia, Vienna e Zurigo. Nella speranza che in un futuro non troppo lontano si possa usufruire anche in Italia di questa conveniente opportunità di condivisione in grado di conoscere le esigenze dell’uomo e dell’ambiente riuscendo a incastrarle perfettamente che fa del trasporto alternativo un modo di viaggio rilassato e antinquinante, non dobbiamo aspettare soluzioni come queste per dimostrare l’amore per l’ambiente. Perché non c’è nulla di più bello e fruttuoso che adoperarsi fin da subito a fare anche solo piccoli gesti quotidiani per migliorare i problemi ambientali che in questi anni come mai nella storia dell’umanità stanno portando seri problemi globali.

Alessandro Pallara
Alessandro Pallara
Nasce a Ferrara nel marzo del 1996. Ha studiato sceneggiatura presso la Scuola Internazionale di Comics di Padova. Tuttora collabora come volontario supervisore del patrimonio artistico culturale con l'associazione Touring Club Italiano nella città di Bologna.

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