Il presidente americano Joe Biden si è ufficialmente ricandidato alle presidenziali del 2024. Ora in molti si chiedono: “Ma Biden ha mantenuto le promesse del 2020?”. Scopriamo cosa Biden è riuscito ad attuare della sua agenda del 2020.
Joe Biden ha mantenuto le promesse del 2020?
Il presidente americano Joe Biden ha annunciato la sua ufficiale ricandidatura alle presidenziali del 2024. Mentre la sua campagna di reiezione prende slancio, gli analisti si chiedono se Biden possa fare leva sulle promesse mantenute per essere rieletto nel 2024. Biden, aveva promesso di ridurre la disoccupazione che, con la crisi della pandemia di coronavirus, aveva raggiunto il picco di oltre il 14%. Questa promesse si può dire che è stata mantenuta dal presidente. Oggi, infatti, il tasso di disoccupazione è del 3,4%, il livello più basso degli ultimi 50 anni. Nell’economia statunitense sono stati creati molti più posti di lavoro del previsto. Tuttavia questi risultati sono stati offuscati dall’elevata inflazione, anche se va sottolineato che l’amministrazione Biden ha introdotto una legge sulla riduzione dell’inflazione.
Biden ha anche mantenuto la promessa di aiutare l’industria tecnologica americana. Ha aiutato l’industria nazionale dei chip a incrementare la produzione di semiconduttori con 52 miliardi di dollari di finanziamenti federali e il CHIPS and Science Act statunitense. Il presidente ha mantenuto la promessa di rafforzare la sanità americana. Ha investito 64 miliardi di dollari per il sistema sanitario per aiutare i cittadini con il costo della loro assicurazione sanitaria privata e rendere più accessibili i farmaci da prescrizione.
Biden ha anche ottenuto una grande vittoria con l’approvazione del disegno di legge sulle infrastrutture. Il progetto di modernizzazione dell’amministrazione Biden prevede la revisione di strade, ponti e binari ferroviari, oltre a porti e aeroporti in tutto il Paese. Il disegno di legge prevede anche la costruzione di più stazioni di ricarica per auto elettriche e la promozione di autobus elettrici. Infine, le comunità rurali riceveranno l’accesso a Internet a banda larga.
Sui diritti una vittoria a metà
Per quanto riguarda i diritti, Biden ha protetto il matrimonio tra le persone dello stesso sesso grazie alla firma del Respect for Marrige Act. Non è invece riuscito a proteggere il diritto all’aborto dopo che la Corte Suprema ha ribaltato il diritto costituzionale all’aborto nel giugno 2022. Anche il rafforzamento dei diritti di voto è ancora in stallo.
Biden in campagna elettorale aveva promesso di togliere le armi dalle strade. Questa promessa è stata mantenuta solo in parte. Biden ha infatti firmato la legislazione sulla sicurezza delle armi nel giugno 2022, definendola un passo fondamentale verso la protezione della violenza armata. Tuttavia ha anche ammesso che questa legge non basta per risolvere il problema della violenza armata. La legge prevede infatti di migliorare i controlli ma non limita l’accesso alle armi d’assalto.
In politica estera pesa il fallimento del ritiro dall’Afghanistan
Per quanto riguarda la politica estera, Biden ha mantenuto la promessa di ripristinare le relazioni transatlantiche. Tuttavia, il frettoloso ritiro dall’Afghanistan è stato un punto negativo per l’amministrazione Biden. Il presidente voleva porre fine alla guerra in Afghanistan nel modo più silenzioso possibile, ma il ritiro delle truppe si è trasformato in un fiasco. In particolare, l’ostinata e pubblica insistenza di Biden nel voler entrare nei libri di storia ponendo fine alle operazioni prima dell’11 settembre 2021 – esattamente 20 anni dopo gli attacchi terroristici al World Trade Center e al Pentagono – è stata pesantemente criticata.
Sulle politiche migratorie non ha mantenuto le promesse
Per quanto riguarda le politiche migratorie, Biden non ha mantenuto le promesse della campagna elettorale. Biden aveva promesso di attuare una politica di immigrazione più umana rispetto al suo predecessore. Tuttavia l’amministrazione Biden, a causa del costante aumento del numero di migranti, ha continuato a sfruttare la dura politica nota come Titolo 42, che consente di espellere rapidamente i migranti al confine tra USA e Messico.
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