sabato, Luglio 27, 2024

Autovelox: la multa è nulla senza prove concrete

Le multe realizzate dagli Autovelox senza prove concrete, cioè senza fotografie a dimostrare l’infrazione, non sono valide. Così ha sentenziato il Giudice di Pace di Cassino.

Come funzionano le multe degli Autovelox?

Sappiamo che il sistema dell’Autovelox è spesso oggetto di ricorsi in tutta Italia, poiché il suo utilizzo è molte volte improprio. È ciò che è successo a Cassino, dove una sentenza del Giudice di Pace ha stabilito, come dicevamo più sopra, che non possono essere valide le multe emesse senza foto a provare che l’automobilista abbia infranto la legge.


Cassazione Autovelox quando contestare la multa


Nessuna prova, niente multa

È Il Resto del Carlino a riportare la notizia. “Le multe fatte con l’Autovelox a funzionamento automatico possono essere annullate in caso di ricorso se chi ha elevato la sanzione non produce in giudizio la foto utilizzata per provare la stessa infrazione al Codice della Strada. Lo stabilisce una sentenza del Giudice di Pace di Cassino, in particolare se il verbale è stato redatto in ufficio, in un momento successivo a quello dell’infrazione. La sanzione annullata era stata elevata per eccesso di velocità in un paese in provincia di Frosinone, a seguito dell’esame delle prove fotografiche scattate dall’Autovelox e visionate in ufficio da agenti accertatori. Inoltre, al momento dell’infrazione, non erano presenti a bordo strada né l’agente che aveva poi redatto il verbale né un operatore della Stradale”.

Prove insufficienti

Fin qui, tutto bene: ma a quanto pare, l’amministrazione non è poi riuscita a depositare i rilievi fotografici per risalire alla targa del veicolo. Il solo verbale non era quindi sufficiente a provare l’avvenuta infrazione.

La sentenza

Ecco dunque la sentenza in oggetto. “Il verbale proposto non ha fede privilegiata. Rispetto alla presunta infrazione contestata, trattandosi di accertamento eseguito mediante un’attività ispettiva di verifica del rilievo strumentale e della relativa documentazione fotografica, fornisce al Giudice materiale indiziario soggetto al suo libero apprezzamento. La prefettura non ha depositato alcun rilievo fotografico dal quale fosse possibile leggere chiaramente la targa dell’automezzo, risalire al modello e/o ad altri elementi utili alla sua identificazione, atti ad essere considerati prove sufficienti della responsabilità”.

Norme ad interpretazione

Ogni automobilista ha il diritto di visionare la foto scattata dall’Autovelox in oggetto, così come (normalmente) dichiara il verbale di notifica. Considerando la poca chiarezza del mezzo, e i molti ricorsi presentati, le norme che hanno per oggetto questo strumento sono soggette ad interpretazione. Il che non è un buon segno.

Serena Nencioni
Serena Nencioni
Nata all'Isola d'Elba, isolana ed elbana e orgogliosa di esserlo. Amo la scrittura e la musica.

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