Arriva un vero e proprio grido d’allarme e uno stato di emergenza ufficiale dall’Australia. In queste ultime ore, infatti, siccome non accennano a spegnersi i numerosi incendi che di recente hanno devastato gran parte del Paese, è stato annunciato dal Nuovo Galles del Sud (dove sorge Sydney) e dalle zone limitrofe uno stato di pericolo massimo e «catastrofico». L’allerta riguarda anche il Queensland con una portata minore e l’Australia Occidentale. Nel frattempo i roghi dei giorni precedenti hanno già provocato delle vittime, con tre persone che hanno perso la vita e addirittura migliaia di sfollati.
La situazione è resa ancor più complessa dalle previsioni meteo che non sono affatto rassicuranti. Difatti la BBC ha anticipato che per martedì 12 novembre sono previste temperature piuttosto alte, umidità bassa e forti raffiche di vento che potrebbero alimentare ulteriormente eventuali incendi.
California: stato di emergenza per incendi
Tra le realtà australiane più colpite da questo cataclisma c’è indubbiamente il Nuovo Galles del Sud. Gladys Berejiklian, premier dello Stato federale che ha Sydney come capitale, ha dichiarato lo stato di emergenza per tutta la settimana in corso, ricordando che finora sono già andati in fumo un milione di ettari del territorio locale e sono state danneggiate almeno 150 case dei residenti dell’intera area. La leader australiana ha affermato con vigore che non solo bisogna stare molto attenti a cosa accadrà prossimamente, ma ha aggiunto anche un significativo e quantomai preoccupante: «Dobbiamo prepararci al peggio».
L’obiettivo delle istituzioni locali è innanzitutto quello di arginare eventuali e ulteriori danni e vittime che potrebbero essere provocati dai roghi. Di conseguenza, solo nel Nuovo Galles del Sud resteranno chiuse più di 300 scuole, misura necessaria se si considera che nel frattempo sono stati segnalati altri 64 incendi boschivi, di cui almeno 40 ancora fuori controllo. In Queensland si contano diversi sfollati, ossia persone che hanno dovuto abbandonare i rispettivi appartamenti quando questi sono stati avvolti e parzialmente distrutti dal fuoco.
Australia nella morsa degli incendi: i primi interventi del governo
Il governo federale australiano è sceso in campo per stanziare i primi fondi destinati all’emergenza incendi che sta perseguitando il Paese. Il primo ministro Scott Morrison ha spiegato alla stampa che verranno forniti mille dollari per ogni persona adulta e 400 per i bambini. Dopo aver annunciato questi sussidi a sostegno dei cittadini colpiti dai danni provocati dalle fiamme, il premier ha voluto esprimere la propria vicinanza alle vittime e alle rispettive famiglie.
Lo stato di preoccupazione per quest’emergenza è comprovato anche dal fatto che per la prima volta nella storia è stato diffuso lo stato di allerta «catastrofico», introdotto di recente dopo quanto accaduto nel 2009 quando si verificarono i cosiddetti «incendi del sabato sera» che misero in ginocchio lo Stato del Victoria.
Questa situazione d’allarme sta preoccupando anche gli animalisti. Diverse associazioni e attivisti temono, infatti, che almeno 350 koala possano essere stati uccisi dalle fiamme divampate nei boschi. Finora l’unica buona notizia in tal senso è quella che proviene dalla riserva naturale di Port Macquarie, dove i volontari sono riusciti a mettere al sicuro circa 16 esemplari. Infine gli scienziati hanno ribadito che la siccità estrema che si è abbattuta in questi ultimi mesi sull’Australia è l’ennesimo disastro ambientale legato al riscaldamento globale ed ai cambiamenti climatici.
