sabato, Luglio 27, 2024

Anniversario della pubblicazione di Via col vento

La storia editoriale

Il 30 giugno 1936 Margaret Mitchell dà alle stampe la prima edizione di Via col vento, con cui si aggiudica il premio Pulitzer nel 1937. Il titolo dell’opera prende in prestito un verso assai evocativo di una poesia di Ernest Dowson che recita “gone with the wind“.

Il romanzo è da subito un caso editoriale senza precedenti con quasi 180.000 copie vendute in quattro settimane, un milione in sei mesi. Dopo due anni era ancora in testa alle classifiche. Oggi ha raggiunto la quota di 30 milioni di copie e continua a essere ristampato. Tradotto in 37 lingue, è uno dei libri più venduti di tutti i tempi. La prima edizione italiana fu pubblicata nel 1937 da Mondadori nella traduzione di Ada Salvatore ed Enrico Piceni; è stata rieditata successivamente con minime modifiche.

Alla celebrità di Via col vento ha contribuito la trasposizione cinematografica di Victor Fleming del 1939, con la partecipazione di Vivien Leigh e Clarke Gable nei ruoli di Rossella e Rhett. La pellicola ricevette 15 nomination al premio Oscar e si aggiudicò ben 10 delle ambite statuette.

L’intreccio

A Tara, una piantagione di cotone situata vicino Atlanta, in Georgia, abita Rossella O’ Hara, segretamente innamorata di Ashley Wilkes, che sta per unirsi in matrimonio con la cugina Melania Hamilton. Rossella partecipa alla festa di fidanzamento che ha luogo il giorno successivo alle Dodici Querce, la dimora della famiglia Wilkes.

La giovane si apparta con Ashley e gli dichiara il suo amore nel disperato tentativo di convincerlo ad annullare le nozze. Ashley le confessa di nutrire affetto per lei ma si dice certo che loro due sono troppo diversi perché il loro matrimonio possa essere felice. La stessa sera Rossella, delusa e amareggiata, conosce Rhett Butler, scaltro e fascinoso avventuriero, con cui ha un’accesa discussione.

Alcune settimane dopo scoppia la Guerra di Secessione; il matrimonio tra Ashley e Melania viene anticipato per permettere all’uomo di raggiungere il fronte. Rossella non resta con le mani in mano e, per ripicca, sposa Carlo, fratello di Melania, il quale muore prematuramente. La vedova partorisce un maschio e si stabilisce ad Atlanta con la cognata che, ignara dei sentimenti di Rossella, nutre per lei un affetto sororale.

I nordisti sembrano avere la meglio e i confederati sono costretti a ripiegare. Mentre Atlanta è sotto assedio, Melania partorisce con l’aiuto di Rossella. Quando la città è messa a ferro e fuoco dai nordisti, Rhett aiuta le donne e il bambino a tornare a Tara.

La tenuta di Rossella offre una visione desolante di degrado e povertà; la giovane O’Hara prende in mano la situazione con pugno di ferro e riesce a restituire a Tara la dignità di un tempo. Nel 1865 viene ristabilita la pace con la vittoria del Nord. Ashley torna dai suoi cari e Rossella continua ad amarlo ma si finge innamorata di Rhett al fine di farsi prestare del denaro. L’uomo smaschera le reali intenzioni della donna che allora cambia strategia e combina un matrimonio d’interesse con Franco, proprietario di una segheria. Rossella si improvvisa imprenditrice nel settore del legname e partorisce una figlia. Frattanto il legame con Rhett è sempre più stretto.

Rossella rimane vedova per la seconda volta e accetta di sposare Rhett. Il matrimonio sembra riuscire ed è allietato dalla nascita di Diletta. Rossella è ancora ostinatamente invaghita di Ashley e questo fa vacillare l’unione coniugale che precipita definitivamente con la morte della piccola Diletta.

Anche Melania viene a mancare; ora Rossella potrebbe coronare il suo sogno d’amore con Ashley ma finalmente si rende conto che la sua era solo un’infatuazione e che il vero uomo della sua vita è Rhett. La donna confessa i suoi sentimenti al marito che è irremovibile e se ne va.

Rossella, tenace e combattiva, non cede alla disperazione e confida di riconquistare Rhett.

Il romanzo è il ritratto vibrante di un capitolo drammatico della storia americana; qualcuno vi ha letto una critica alla moderna società degli Stati Uniti nata proprio dalle ceneri della Guerra di Secessione.

Margaret Mitchell

Nata ad Atlanta l’8 novembre 1900, a 14 anni entra in un college dove studia con risultati brillanti. A 18 anni si iscrive al corso superiore di medicina ma presto lo abbandona. Negli anni ’20 è giornalista per l’«Atlanta Journal Sunday Magazine». Nel 1926 inizia la stesura di Via col vento che la impegna per quasi dieci anni.

Allo scoppio della seconda guerra mondiale entra a far parte della Croce Rossa americana. Alla fine del conflitto Margaret torna ad Atlanta dove intende riprendere l’attività letteraria. Il 16 agosto 1949 muore in seguito a un incidente stradale.

Nel testamento la Mitchell aveva disposto che tutta la sua produzione letteraria venisse distrutta. Così è stato fatto ma nel 1995 è stato scoperto un racconto, L’isola in fondo al mare, che Margaret aveva donato a un amico il quale lo aveva tramandato in famiglia fino ad allora.

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