mercoledì, Maggio 1, 2024

Almanacco Del 19 Dicembre

E’ il 354° giorno dell’anno, 51ª settimana. Alla fine del 2020 mancano 12 giorni.

A Roma il sole sorge alle 07:34 e tramonta alle 16:41 (ora solare)
A Milano il sole sorge alle 08:00 e tramonta alle 16:40 (ora solare)
Luna: 11.30 (lev.) 21.53 (tram).

Santi del Giorno

San Dario di Nicea (Martire)
Beato Urbano V (Papa)
Beato Guglielmo di Fenoglio (Laico certosino)
Santa Fausta (Martire a Roma)

San Berardo di Teramo (Vescovo)
Sant’Anastasio I (Papa)

Etimologia

 Dario, Deriva dal persiano Darayavaush, nome tradizionale della dinastia dei re Achemenidi, poi grecizzato in Dareios; significa “che mantiene il bene, che ha in sé il bene”. Essendo un nome molto antico si hanno testimonianze di questo nome già ai tempi dei re di Persia (Dario detto “il Grande”). Il nome è presente in alcune classifiche straniere dei nomi più popolari tra i nuovi nati, tra cui Svizzera, Spagna e Croazia.

Proverbio del giorno

Paganini non ripete!

Aforisma del giorno

Non ti vantare del domani, perché non sai neppure che cosa genera l’oggi. (Salomone)

Sei nato oggi?

 nati il 19 dicembre sono molto bravi nel suscitare reazioni negli altri, essenzialmente grazie alla coesistenza, nel loro modo di essere, di un duplice atteggiamento audace e perseverante, oltre che per il loro rifiuto di ogni tipo di compromesso. A queste persone riesce alquanto difficile, se non addirittura impossibile, essere altri se non se stessi: indossare una maschera di fronte agli altri è una cosa che non fa proprio per loro, infatti hanno spesso un’espressione che pare voglia intendere “Io sono così, prendere o lasciare!”

Oroscopo quotidiano

Oroscopo di Sabato 19 Dicembre 2020

Accadde Oggi

In vendita il primo pc di successo

giovedì 19 dicembre 1974 (46 anni fa)

In vendita il primo pc di successo: La MITS, azienda americana attiva nel settore dell’elettronica, lanciò sul mercato l’Altair 8800. Era il 19 dicembre del 1974: una data storica che inaugurò l’era dei computer per casa e fece dell’ideatore del progetto, Ed Roberts, il padre del personal computer.

Agli inizi degli anni Settanta era sempre più avvertita l’esigenza di calcolatori che fossero facilmente trasportabili e avessero un costo più accessibile. Istanze cui aveva mostrato particolare attenzione l’ingegnere Edward Roberts (più conosciuto con il diminutivo Ed), che a ventinove anni aveva fondato la MITS (Micro Instrumentation and Telemetry Systems), specializzandosi nella costruzione di kit elettronici per razzimodellismo.

Le scarse vendite lo spinsero a tuffarsi nel settore delle calcolatrici elettroniche, dove riscontrò immediato successo con il primo modello MITS 816 da tavolo. Tre anni dopo arrivò la crisi dovuta alla feroce concorrenza delle grandi società, che convinse Roberts a cambiare nuovamente strada.

L’intuizione giusta arrivò dopo l’uscita del microprocessore Intel 8080 che il giovane ingegnere acquistò in gran numero, allo scopo di farne il cuore del rivoluzionario progetto che aveva in mente. L’idea era di dar vita a un macchina per appassionati di elettronica, che fosse acquistabile già montata o suddivisa in vari componenti da assemblare con facilità, grazie a un libretto di istruzioni.

Un aspetto che ne rendeva agevole la trasportabilità e che unito al prezzo contenuto (397 dollari in kit, 495 per la versione assemblata) prometteva di farne un prodotto di più largo consumo. Mancava soltanto il nome e a sceglierlo fu la figlia di Roberts, che optò per Altair, nome di una stella citata in un episodio del telefilm Star Trek, che aveva visto di recente.

Il boom commerciale dell’Altair 8800 non fu immediato, anche perché il nuovo computer non sembrava in apparenza così semplice da utilizzare: privo di tastiera e video, si presentava come una scatola di metallo, sul cui pannello frontale comparivano una serie di interruttori (attraverso cui riceveva gli input) e di led luminosi (per indicare gli output), e che non consentiva in alcun modo di salvare i dati (mancava il disco fisso).

Decisiva fu la sua uscita sulla copertina della nota rivista Popular Electronics, che in pochi mesi fece impennare le vendite. La copertina fu notata anche da due giovani studenti di informatica, Paul Allen e Bill Gates che proposero alla MITS di realizzare un software per l’Altair, che ne avrebbe migliorato le funzionalità.

Si arrivò così a un’altra fondamentale rivoluzione nel campo dell’informatica: con Altair Basic, Allen e Gates crearono il primo linguaggio di programmazione scritto per un personal computer. Più tardi i due – dopo aver vinto una battaglia legale con la stessa MITS – decisero di rivendere in proprio il software, fondando la società Microsoft che, grazie al Basic, si ritagliò in poco tempo un ruolo da protagonista nell’industria informatica.

Napoleone batte i monarchici e gli anglo-spagnoli

19 dicembre 1793

A Tolone, Napoleone Bonaparte sconfigge le truppe monarchiche e quelle anglo-spagnole che le appoggiano. L’impresa gli vale la nomina a generale di brigata.

Benigni debutta in TV

domenica 19 dicembre 1976 (44 anni fa)

Benigni debutta in TV: Una “signorina Buonasera” che annuncia il prossimo programma in stile impeccabile viene interrotta da un’irriverente pernacchia e d’improvviso l’immagine si distorce, lasciando il posto a una stalla. È l’intro di Onda libera, programma satirico che nel 1976 lancia sul piccolo schermo un poco più che sconosciuto Roberto Benigni.

Trasmesso su Rai Due e ideato dallo stesso mattatore toscano, insieme con il regista Beppe Recchia, si presenta subito come una trasmissione innovativa, fin dalla sigla d’apertura che appare come un’interruzione della programmazione ufficiale, simulando l’intrusione di un network clandestino.

Il titolo originale, Televacca (poi cambiato in “Onda libera” perché ritenuto troppo volgare), dice tutto dell’esplosività dei contenuti e del linguaggio tipici del “primo” Benigni, poi portati al successo al cinema, l’anno seguente, con il film d’esordio Berlinguer ti voglio bene.

Rientra sulla Terra l’Apollo 17

19 dicembre 1972

Rientra sulla Terra la missione Apollo 17, sinora ultima missione dell’uomo sulla luna. Partita il precedente 7 dicembre, per la prima volta di notte, è comandata da Eugene Cernan. Nel corso delle 74 ore e 59 minuti trascorsi sulla luna, gli astronauti raccolgono diversi campioni di suolo, fra questi anche l’unico pezzettino di basalto lunare custodito in Italia.

A regalarlo al governo del nostro paese è il presidente americano Richard Nixon. Il frammento di meno di un centimetro, raccolto in un bolla di vetro di sette centimetri è conservato al museo della scienza di Milano.

Nati in questo giorno

Italo Svevo

data di nascita: giovedì 19 dicembre 1861 (159 anni fa)
data morte: giovedì 13 settembre 1928 (92 anni fa)

Italo Svevo: Il più europeo degli scrittori italiani a cavallo tra Ottocento e Novecento, interprete dell’alienazione dell’uomo moderno nella società, in linea con i coevi Pirandello, Joyce e Proust.

Nato a Trieste e morto a Motta di Livenza (in provincia di Treviso) nel 1928, il vero norme era Aron Hector Schmitz (figlio di un commerciante tedesco), italianizzato in Ettore Samigli. Scelse fin dal primo romanzo, Una vita, lo pseudonimo Italo Svevo per interpretare l’anima cosmopolita della sua città, crocevia di traffici e di scambi culturali tra i paesi della Mitteleuropa.

Le disavventure economiche della famiglia lo spinsero ad accettare a malincuore un lavoro in banca, scrivendo recensioni teatrali ed articoli per il quotidiano triestino L’Indipendente. Dopo “Una vita”, completò con “Senilità” (1898) e La coscienza di zeno (1923) una trilogia a sfondo autobiografico, i cui protagonisti sono “vinti”, sopraffatti dalla loro inettitudine a vivere e incapaci di inserirsi nel mondo che li circonda.

Elisa

data di nascita: lunedì 19 dicembre 1977 (43 anni fa)

Elisa: Ispirata dal dinamismo culturale e poliglotta della sua città, è un’artista di caratura internazionale.

Nata a Trieste, Elisa Toffoli, mentre aiuta la madre parrucchiera, matura dentro di sé l’aspirazione del canto nel mito dei celebri Doors e di grandi interpreti contemporanee come Dolores O’Riordan, Björk ed Alanis Morissette.

Ciò l’aiuta, fin da piccola, a scrivere e cantare in inglese, arrivando nel 1997 a pubblicare Pipes & Flowers, sotto l’egida di Caterina Caselli (tra le migliori talent scout in circolazione). Trascinato da hit come “Sleep in your hand” e “Labyrinth”, con esso conquista il quadruplo disco di platino in Italia.

Ma la consacrazione avviene con il Festival di Sanremo del 2001, che vince con la canzone Luce (tramonti a nord est). Seguono 16 anni di carriera ad alti livelli, segnati da oltre due milioni e mezzo di dischi venduti e da un costante impegno a favore dei meno fortunati.

Premiata nel 2012 con il Nastro d’argento per la “miglior canzone originale” assegnata a Love Is Requited (per il film “Un giorno questo dolore ti sarà utile”), il 2013 la vede partecipare alla colonna sonora de “L’ultima ruota del carro” di Giovanni Veronesi e pubblicare l’album L’anima vola, nel quale compaiono artisti del calibro di Tiziano Ferro, Ligabue e Giuliano Sangiorgi.

Nel 2016 esce il nono album, On, cantato interamente in lingua inglese e anticipato dal singolo “No Hero”. Nel settembre dell’anno dopo esce, in occasione dei vent’anni di carriera, la raccolta Soundtrack ’97-’17. Il 26 ottobre 2018 pubblica il decimo album in studio, il secondo interamente in italiano, Diari aperti.

Édith Piaf

data di nascita: domenica 19 dicembre 1915 (105 anni fa)
data morte: giovedì 10 ottobre 1963 (57 anni fa)

Édith Piaf: La Marsigliese sta al popolo francese, come lei sta alla storia della canzone transalpina… un monumento nazionale! “Madame passerotto” (traduzione del francese “piaf”), così soprannominata per il fisico minuto e la straordinaria abilità vocale nel passare dai toni dolci a quelli più aspri, compose e interpretò brani memorabili, divenuti colonne sonore dello spirito indomito e passionale di Parigi e della Francia intera.

Nata al civico 72 di Rue Belleville, quartiere operaio di Parigi, da due artisti di strada, Édith Giovanna Gassion visse un’infanzia travagliata, dalle condizioni di degrado familiare (fu allevata dalla nonna paterna, tenutaria di un bordello) e da una grave patologia agli occhi. Insieme al padre, contorsionista, a otto anni cominciò a esibirsi in strada dimostrando tutta la potenza della sua voce.

Nel 1936 registrò la prima canzone, Les Mômes de la cloche, e con il nome d’arte Edith Piaf cominciò a imporsi nel panorama nazionale come interprete anticonformista e passionale, costruendo il mito dell’«usignolo» che, dagli anni Quaranta ai Sessanta, avrebbe incantato le platee di tutto il mondo. Dall’immortale La vie en rose (1946) alla grintosa Non, je ne regrette rien (1960), cantò l’amore per gli uomini e la vita, vissuta senza rimpianti e con la capacità di ripartire ogni volta da zero.

Talent scout di artisti di fama internazionale, quali Charles Aznavour e Leo Ferré, fu molto amata nell’ambiente dello spettacolo (la grande attrice Marlene Dietrich le fece da testimone di nozze). Consumata dall’artrite reumatoide e dall’abuso di antidepressivi, fu stroncata da un aneurisma a Grasse, il 10 ottobre del 1963. Alla sua vita è dedicato il film La vie en rose, diretto da Olivier Dahan, premiato nel 2008 con due Oscar.

Nati… sportivi

Alberto Tomba

data di nascita: lunedì 19 dicembre 1966 (54 anni fa)

Alberto Tomba: Nato a Bologna, è un ex campione e protagonista (anche mediatico) dello sci alpino dal 1986 al 1998, in particolare nello slalom speciale e gigante.

Con cinquanta vittorie nelle gare del Circo bianco, Tomba è quarto nella classifica di tutti i tempi della Coppa del mondo (al terzo posto c’è Hermann Maier, al secondo Marcel Hirscher e al primo Ingemar Stenmark).

Ha vinto la Coppa del mondo di sci alpino nel 1995. Nei Giochi Olimpici invernali, nel gigante ha conquistato due ori, nello slalom un oro e due argenti.

Alexis Sánchez

data di nascita: lunedì 19 dicembre 1988 (32 anni fa)

Alexis Sánchez: Nato a Tocopilla (Cile), è un calciatore. In Italia ha giocato tre campionati nell’Udinese, segnando 20 reti in 95 presenze. Nel mercato estivo del 2011, le sue particolari doti calcistiche hanno convinto il Barcellona a sborsare 37,5 milioni di euro (26 milioni più 11,5 milioni al raggiungimento di determinati obiettivi) per assicurarsi l’attaccante El Niño Maravilla, così soprannominato per aver manifestato, in giovane età, le sue notevoli capacità.

Numerosi i successi conquistati in maglia blaugrana, tra i quali lo scudetto 2012/13. Nel luglio 2014 l’Arsenal ha investito 40 milioni per portarlo in Premier League. Nel gennaio 2018 è diventato un calciatore del Manchester United. Nel luglio 2019 è tornato in Italia per indossare la maglia dell’Inter, prima in prestito e poi un anno dopo a titolo definitivo.

Dal 2006 è puntualmente convocato in Nazionale. Suo il gol del pareggio nella gara contro il Brasile, valida per gli ottavi di finale dei Mondiali 2014, partita poi persa ai rigori dai cileni (quello tirato da Sánchez è stato parato dal portiere brasiliano Julio Cesar). Ha conquistato la Coppa America nel 2015 e nel 2016.

Jorge Garbajosa

data di nascita: lunedì 19 dicembre 1977 (43 anni fa)

Jorge Garbajosa: Nato a Torrejón de Ardoz, è un ex cestista spagnolo, presidente della FEB, la federazione cestistica spagnola. Alto 206 cm, il suo ruolo è solitamente “ala grande”. Bravo nel tiro da tre punti, in Italia gioca a Treviso (vinti anche due scudetti), poi si trasferisce in Spagna e in Russia. In una stagione è in NBA nei Toronto Raptors.

Con la Nazionale spagnola vince l’argento olimpico a Pechino 2008 e l’oro ai Mondiali in Giappone nel 2006. A livello continentale è campione d’Europa nel 2009, conquista l’argento nel 2003 e 2007 e il bronzo nel 2001.

Karim Benzema

data di nascita: sabato 19 dicembre 1987 (33 anni fa)

Karim Benzema: È un calciatore francese, di origini algerine, nato a Bron (nella regione del Rodano-Alpi). Nel massimo campionato transalpino, la Ligue 1, gioca nel Lione, vincendo 4 scudetti consecutivi e, nel 2008, la classifica cannonieri con 20 gol.

Dal 2009 è un attaccante del Real Madrid, contribuendo alla conquista dello scudetto 2011/12 e 2016/17, di due Coppe di Spagna, delle Champions League 2013/14, 2015/16, 2016/17 e 2017/18 e delle Supercoppa UEFA 2014, 2016 e 2017. In Nazionale dal 2006 all’ottobre 2015, scende in campo 81 volte, segnando 27 reti.

Andrea Baldini

data di nascita: giovedì 19 dicembre 1985 (35 anni fa)

Andrea Baldini: Nato a Livorno, è un campione di scherma, nella specialità del fioretto, tesserato con il Gruppo Sportivo dell’Aeronautica Militare.

Ai Giochi Olimpici di Londra 2012 ha vinto l’oro nella gara di fioretto a squadre (suo l’ultimo assalto nella finale contro il Giappone). In 9 edizioni dei Mondiali di scherma ha vinto 5 ori, 4 argenti e 2 bronzi. Da 10 edizioni degli Europei è tornato invece con 8 ori, 2 argenti e 5 bronzi. Fino a maggio 2019 è impegnato con un master di secondo livello presso la Fletcher School of Law and Diplomacy di Boston.

I Doodle di Google

The Lunatic Express

19 dicembre

The Lunatic Express: L’Uganda Railways, meglio nota con il soprannome ”The Lunatic Express”, è una storica linea ferroviaria che, attraversando le zone interne dell’Uganda e del Kenya, metteva in collegamento il Lago Vittoria (la città di Kisumu) con il porto di Mombasa sull’Oceano Indiano.

Ribattezzata dagli africani “serpente di ferro”, l’appellativo di linea lunatica si deve alla stampa inglese con riferimento alla “follia” del progetto che prevedeva la realizzazione di oltre mille chilometri di binari a cavallo dell’equatore. Costruita durante la colonizzazione inglese dell’Africa e inaugurata nel 1901 (dopo dieci anni di lavori in cui persero la vita più di 2mila operai), la nuova ferrovia influì sul successivo sviluppo dell’area velocizzando gli spostamenti nel commercio del caffè e del tè.

A centodieci anni dal completamento della “Lunatic Express” – per alcuni tratti oggi ancora in uso – Google ha pubblicato un doodle locale nel 2011 (visibile in Uganda e Kenya).

Scomparsi oggi

Renata Tebaldi

data di nascita: mercoledì 1° febbraio 1922 (98 anni fa)
data morte: domenica 19 dicembre 2004 (16 anni fa)

Renata Tebaldi: Il grande Arturo Toscanini la chiamava “voce d’angelo”, celebrando il suono vellutato del suo timbro vocale, grazie al quale divenne una delle cantanti liriche più amate di sempre.

Nata a Pesaro, nelle Marche, e morta a San Marino nel 2004, Renata Tebaldi si formò come soprano al conservatorio di Parma, debuttando a Rovigo nel 1944. Due anni più tardi ebbe la prima prestigiosa vetrina: diretta da Toscanini, inaugurò la Scala restaurata.

Fu il trampolino di lancio, che negli anni Cinquanta la proiettò nei principali teatri italiani ed internazionali, accreditandola come la vera antagonista della più quotata Maria Callas. Cantò le opere immortali della lirica, da “La Boheme” a “La Traviata”, diretta da mostri sacri come Georg Solti ed Herbert von Karajan.

Marcello Mastroianni

data di nascita: domenica 28 settembre 1924 (96 anni fa)
data morte: giovedì 19 dicembre 1996 (24 anni fa)

Marcello Mastroianni: È universalmente riconosciuto come il Marcello del cinema italiano, di cui fu un protagonista assoluto nella stagione d’oro tra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio degli anni Settanta. Originario della Ciociaria frusinate (di Fontana Liri, per l’esattezza), scomparve a Parigi nel 1996.

Con Sophia Loren formò una delle coppie più affiatate sul set, regalando grandi interpretazioni drammatiche con “Matrimonio all’italiana”, “I girasoli” e “Una giornata particolare”. Diretto dai più insigni registi, quali Fellini, De Sica e Scola, fu, con Manfredi, Gassman e Sordi, un pioniere della commedia all’italiana, grazie a capolavori come I soliti ignoti e Divorzio all’italiana (quest’ultimo gli valse una nomination agli Oscar 1963 come “miglior attore protagonista”).

Oltre alla Dolce vita, capolavoro che lo rese celebre a Hollywood e in tutto il mondo (celebre la battuta della Ekberg «Marcello, come here!»), si ricordano tra le sue migliori performance “Oci ciornie”, “Il bell’Antonio” e “8½”. Sfiorò tre volte l’Oscar e fu insignito, tra gli altri, di due Prix d’interprétation masculine al Festival di Cannes, di un Leone d’Oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia, di un Golden Globe e di otto David di Donatello.

Muore Gianni Brera

19 dicembre 1992

Muore a 73 anni, in seguito a un incidente stradale, Gianni Brera, tra i più noti e apprezzati giornalisti e scrittori sportivi italiani. Dopo la seconda guerra mondiale, il 2 luglio 1945, Brera, per la “Gazzetta dello Sport“, comincia a organizzare, in pochi giorni, il Giro d’Italia di ciclismo, che avrebbe preso l’avvio nel maggio successivo.

Lasciata la Gazzetta, Brera viene chiamato al “Giorno”, appena creato da Enrico Mattei, dove affina un nuovo stile di scrivere e di raccontare: è il famoso linguaggio “alla Brera”, pieno di neologismi, e ancora in uso oggi nel gergo calcistico. Risultano sue, infatti, le espressioni: “la palla-gol”, “il libero”, “la melina“, “la pretattica”. Nel 2002 la storica Arena di Milano è ribattezzata “Arena Gianni Brera”.

Leonardo Pietro Moliterni
Leonardo Pietro Moliterni
Presidente dell'Associazione L'Ancora Capo Redattore Responsabile ma sono soprattutto giornalista, foto reporter e video reporter. Realizzo reportage e documentari in forma breve, in Italia e all'estero. Ho sposato Periodicodaily.com e Notiziedaest.com ed è un matrimonio felice. Racconto storie di umanità varia, mi piace incrociare le fragilità umane, senza pietismo e ribaltando il tavolo degli stereotipi. Per farlo uso le parole e le immagini. Sono un libero giornalista indipendente porto alla luce l'informazione Nazionale e Estera .. Soprattutto Cronaca, Meteorologia, Sismologia, Geo Vulcanologia, Ambiente e Clima.

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