Il telefono senza fili è un gioco della nostra infanzia, dove una parola viene passata di orecchio in orecchio per una fila di molte persone. Di solito finisce con una fragorosa risata quando al termine del gioco si confronta quanto sia cambiata la parola solo passando di persona in persona.
Un notizia vera come il ritiro dal commercio di farmaci contenenti ranitidina, ovvero un’impurezza il cui nome scientifico è N-nitrosodimetilammina (NDMA) appartenente alla classe delle nitrosammine, si è trasformata in una cascata di fake news complici i soliti social network.
Il principio secondo cui la scienza ha ritirato i farmaci contenti questa impurezza è quello della prevenzione di rischi. La N-nitrosodimetilammina è sì un composto chimico, prospettiva dalla quale possiamo vedere ogni cosa sulla terra, ma non è un principio attivo di un farmaco, bensì ripetiamo una sua impurezza. E’ stato classificato come potenzialmente cancerogeno per l’uomo e ritirato per sicurezza.
Il principio attivo è la ranitidina, usato sotto forma di compresse, sciroppi o soluzioni iniettabili per combattere ulcera, reflusso gastroesofageo, bruciore di stomaco e altre condizioni associate a ipersecrezione acida. La lista completa dei farmaci ritirati è su https://www.aifa.gov.it/revisione-ranitidina pubblicata già da una settimana.
Esiste un sito consultabile per evitare allarmismo che quello della agenzia del farmaco www.aifa.gov.it, dove potete per lo meno farvi un’idea partendo dalle liste di farmaci ufficialmente coinvolti.
Dico questo perché sull’onda di questa precauzionale manovra del Governo e della comunità scientifica, si sono scatenate liste di farmaci inviati via social a cui molte persone tendono a credere senza controllare le fonti. Questa cosa è molto pericolosa, perché pur condividendo un approccio cauto ad ogni notizia, non possiamo condividere di dare peso a immagini con liste di medicinali senza fonti ufficiali. Questo è un grave approccio alla salute personale e pubblica.
Nel sito dell’AIFA troviamo una pagina interamente dedicata ai difetti di qualità dei farmaci che recita:
L’attività di vigilanza volta a garantire la qualità dei medicinali presenti sul mercato, viene svolta anche attraverso la gestione delle segnalazioni riguardanti la presenza di difetti in uno o più lotti di medicinali o materie prime.
Le segnalazioni riguardanti i difetti di qualità sono trasmesse all’AIFA da farmacie private o comunali, territoriali (ASL) o ospedaliere, medici operatori sanitari, aziende produttrici o titolari di autorizzazione all’immissione in commercio, dall’Istituto Superiore di Sanità, dagli stessi uffici AIFA nonché dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) e da altre Autorità nazionali dei Paesi UE o con cui sussistano accordi di mutuo riconoscimento.
FONTE: https://www.aifa.gov.it/web/guest/difetti-di-qualit%C3%A01
L’approccio è quindi altamente democratico e dimostra un’attenzione alla salute pubblica maggiori di quanto sedicenti gruppi di presunti difensori della verità diffondono al solo fine di agitare le acque e creare sfiducia nella scienza.
La sfiducia acritica è molto pericolosa e crea caos, cosi come l’approccio totalmente privo di fiducia verso scienza e classe medica, sarebbe meglio e più intelligente un aiuto a due sponde, un critica intelligente, piuttosto che questa infantile, totale, acritica e pericolola sfiducia.
Leggi https://www.periodicodaily.com/vaccini-pubblicato-il-rapporto-2018-di-aifa/ il nostro altro articolo che cerca di riportare la verità nei canali ufficiali.