Legal hackathon: cambieranno le informative sulla privacy

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Legal hackathon

La privacy è argomento controverso e che ultimamente è salito alla ribalta. Ogni volta che diamo la nostra adesione digitale siamo costretti a siglare un’informativa sulla privacy. Queste informative sono lunghe e tediose: papiri interminabili che pochi leggono e quasi nessuno legge sino in fondo. Il fine di queste informative è di tranquillizzarci su come il gestore di servizi userà i nostri dati sensibili. Per evitare che il gestore di turno si approfitti della nostra indolenza, il Garante per la protezione dei dati personali ha pensato ad un legal hackathon.

Cos’è un legal hackathon?

Un hackathon è un evento al quale partecipano, a vario titolo, esperti di diversi settori dell’informatica: sviluppatori di software, programmatori e grafici. I partecipanti sono divisi in gruppi e propongono idee in base agli interessi ed alle competenze di cui sono in possesso. Il Garante per la protezione dei dati personali ha pensato ad un legal hackathon. L’obiettivo è di ridurre del 50% la lunghezza delle informative sulla privacy. Secondo il Garante, solo rendendo le informative davvero accessibili agli utenti si può sperare che gli utenti siano consapevoli del contenuto.

Gli utenti saranno più consapevoli

Gli utenti dei servizi online e offline sono in larga parte ignari del tipo di consenso che danno. Il Garante punta a restituire consapevolezza ai fruitori dei servizi presenti sul web con questo evento. L’hackathon si svolgerà sul web tra il 10 ed il 12 dicembre. Le modalità per la partecipazione sono sul sito del Legal Hackers Roma, che ha lanciato l’iniziativa. Legal Hackers è un movimento globale di avvocati, policy maker, designer, tecnologi e accademici che sviluppano soluzioni creative per alcune questioni che attengono al diritto ed alla tecnologia. Con questo hackathon, i Legal Hackers si augurano di arginare il problema .