Giornata Nazionale degli Alberi: si celebra la biodiversità e si riconosce l’importanza degli alberi per l’ambiente e la salute dell’uomo.
Puntuale appuntamento con la Giornata Nazionale degli Alberi il prossimo 21 novembre. Una ricorrenza speciale quella che – ai sensi dell’art.1 della legge n.10 del 14/01/2013 – vuole porre l’attenzione sulla tutela del patrimonio arboreo e dei boschi.
Una vera e propria risorsa gli alberi che insistono sul nostro territorio e che contribuiscono a mitigare gli effetti delle emissioni inquinanti, del dissesto idrogeologico e contribuiscono a proteggere il suolo. La qualità dell’aria che respiriamo dipende anche dagli alberi.
In occasione di tale giornata nelle scuole di ogni ordine e grado si svolgono iniziative di educazione ambientale finalizzate a far scoprire agli allievi l’importanza degli alberi non solo dal punto di vista ambientale ma anche culturale.
Si moltiplicano le iniziative di cittadinanza attiva: in molte città italiane si piantumano nuovi alberi per riqualificare il verde urbano, troppo spesso non tenuto in debito conto nelle agende degli amministratori locali.
L’albero in Italia ha un’importanza fondamentale: non a caso, uno degli ultimi trend, in tema di turismo naturalistico, è il turismo arboreo, nuovo modo di vivere una vacanza responsabile, nel rispetto del territorio e delle genti ospitanti, alla ricerca e alla scoperta del patrimonio arboreo locale. Basti pensare al numero crescente, persino di strutture ricettive (ristoranti o camere d’albergo) che nascono proprio su alberi monumentali.
In Italia gli alberi sono anche Patrimonio Unesco: le faggete cresciute su oltre 2000 ettari nelle zone del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (a Villavallelonga-Valle Cervara, Lecce nei Marsi-Moricento, Pescasseroli-Coppo del Principe e Coppo del Morto, Opi-Val Fondillo), Sasso Fratino (Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi), Foresta Umbra (Parco Nazionale del Gargano), di Cozzo Ferriero (Parco Nazionale del Pollino), del Monte Cimino (Soriano nel Cimino) e di Monte Raschio (Parco Naturale Regionale di Bracciano-Martignano).
Le faggete “premiate” con il riconoscimento Unesco sono considerate un vero e proprio scrigno di biodiversità e seguono alle già riconosciute faggete vetuste dei Carpazi, Slovacchia, Germania e Ucraina e poi Albania, Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Italia. In totale sessantatré faggete in 12 Paesi sono protette nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.