venerdì, Marzo 29, 2024

Giornata Nazionale degli Alberi: si celebra il 21 Novembre

Giornata Nazionale degli Alberi: si celebra la biodiversità e si riconosce l’importanza degli alberi per l’ambiente e la salute dell’uomo.

Puntuale appuntamento con la Giornata Nazionale degli Alberi il prossimo 21 novembre. Una ricorrenza speciale quella che – ai sensi dell’art.1 della legge n.10 del 14/01/2013 – vuole porre l’attenzione sulla tutela del patrimonio arboreo e dei boschi.

Una vera e propria risorsa gli alberi che insistono sul nostro territorio e che contribuiscono a mitigare gli effetti delle emissioni inquinanti, del dissesto idrogeologico e contribuiscono a proteggere il suolo. La qualità dell’aria che respiriamo dipende anche dagli alberi.

In occasione di tale giornata nelle scuole di ogni ordine e grado si svolgono iniziative di educazione ambientale finalizzate a far scoprire agli allievi l’importanza degli alberi non solo dal punto di vista ambientale ma anche culturale.

Si moltiplicano le iniziative di cittadinanza attiva: in molte città italiane si piantumano nuovi alberi per riqualificare il verde urbano, troppo spesso non tenuto in debito conto nelle agende degli amministratori locali.

L’albero in Italia ha un’importanza fondamentale: non a caso, uno degli ultimi trend, in tema di turismo naturalistico, è il turismo arboreo, nuovo modo di vivere una vacanza responsabile, nel rispetto del territorio e delle genti ospitanti, alla ricerca e alla scoperta del patrimonio arboreo locale. Basti pensare al numero crescente, persino di strutture ricettive (ristoranti o camere d’albergo) che nascono proprio su alberi monumentali.

In Italia gli alberi sono anche Patrimonio Unesco: le faggete cresciute su oltre 2000 ettari nelle zone del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (a Villavallelonga-Valle Cervara, Lecce nei Marsi-Moricento, Pescasseroli-Coppo del Principe e Coppo del Morto, Opi-Val Fondillo), Sasso Fratino (Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi), Foresta Umbra (Parco Nazionale del Gargano), di Cozzo Ferriero (Parco Nazionale del Pollino), del Monte Cimino (Soriano nel Cimino) e di Monte Raschio (Parco Naturale Regionale di Bracciano-Martignano).

Le faggete “premiate” con il riconoscimento Unesco sono considerate un vero e proprio scrigno di biodiversità e seguono alle già riconosciute faggete vetuste dei Carpazi, Slovacchia, Germania e Ucraina e poi Albania, Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Italia. In totale sessantatré faggete in 12 Paesi sono protette nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Mariagrazia De Castro
Mariagrazia De Castro
Laurea in Economia Ambientale, Ph.D. in Analisi dei Sistemi Economici e Sociali. Docente, autrice di saggi, libri, racconti. Articolista per il web. Mi piace scrivere di economia, ambiente, cultura, turismo e gastronomia.

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