Fadades: un mistero del Balck Metal

Fadades un uomo un mistero. Di lui neanche il vero nome si conosce, probabilmente solo la sua famiglia lo saprà (forse), è uno strano artista con uno spiccato amore per il black metal.

L’artista è un “one man band”, crea tutto con le sue mani. Lo stile dei suoi video riporta alla mente le immagini non in HD dei primi video anni ‘80/’90 con montaggi assurdi (probabilmente voluti), sul suo look nulla da dire, veste di nero con borchie e spuntoni, e indossa una parrucca sintetica (si capisce già dal primo sguardo).

Cercando informazioni su di lui, almeno sapere il nome età e curiosità simili, non ho trovato nulla fuorché il suo profilo MySpace.

Leggendo ciò che Fadades scrive, della musica e di sé, appare una persona filosofica molto attenta all’interiorità. Ha una visione molto particolare della musica e cerca continuamente nuove sperimentazioni.

Riportando fedelmente una parte della sua presentazione su MySpace, Fadades appare intrigante ed incuriosisce: “Vedo la musica come una proiezione della mente attraverso il suono. A mio avviso le regole musicali sono incomplete. La parte matematica della musica, a mio avviso, è incompleta per controllare l’intera entità musicale, quindi mi sono concentrato sullo sviluppo di formule sperimentali che comprendono la psicologia e la matematica (psicomatematica). Attraverso questo processo spero di ottenere un controllo più completo di tutta la composizione”.

Ha elaborato una teoria: La teoria della performance, elaborando una formula anzi un’equazione.

Formula: P=C.(I.A) C=I:(I.A)

P= Performance     C= Capacità    I= Integrità     A= Autenticità

P superiore a 1 = rifiuto musicale

P inferiore a 1 = Non ha raggiunto il massimo delle prestazioni
P=1 = performance ottimale

Inoltre continua asserendo che la musica è come uno specchio riflette i vari meccanismi psicologici, cosa veritiera, la musica è sempre una forma d’arte personale.

In sostanza, sempre secondo le sue formule ed il suo modo di vedere, la performance dipende dall’integrità e l’autenticità dei meccanismi interiori.

Fermo restando che la musica non è altro che un qualcosa che ti viene “dalle viscere”, quindi ciò che hai dentro influenza inevitabilmente i lavori, indubbiamente qui siamo davanti ad un artista eccentrico e visionario.

Spulciando sempre il suo diario, chiamiamolo così, saltano fuori altre teorie. Ad esempio un’altra cosa, molto interessante, che è riuscito ad elaborare è Il calcolo delle prestazioni di una composizione richiede preventivamente un test di psicomatematica d’equilibrio che determinerà se la mente è in armonia con la sua riflessione (musica).

Facendo delle ricerche su Fadades non avevo minimamente idea di chi fosse, o meglio, pensavo fosse il solito soggetto che vuol fare qualcosa di serio ma che in realtà, agli occhi di molti, risulta ridicolo.
Quindi, volendo analizzare il tutto, esce fuori una mentalità attiva, molto, che trova modi alternativi per fare la musica…la sua musica.

La psicomatematica nella musica, formule matematico musicali per vedere se sei in linea con il pezzo, è davvero un nuovo modo di concepire la musica. Uscire fuori dagli schemi.

Una frase di Fadades mi ha colpita e mi ha resa perplessa: “musica metal si nutre principalmente di potenza e di aggressività e la potenza nella musica equivalente ad un indebolimento”.

Il suo modo di vedere quest’arte è davvero fuori dal comune, indubbiamente è un uomo misterioso.

Ma una domanda sorge spontanea: È davvero un uomo così misterioso oppure è solo una trovata per farsi una sorta di pubblicità?

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