martedì, Maggio 14, 2024

Volkswagen W12: l’auto da record mai prodotta

Ve l’immaginate una supercar prodotta dalla Volkswagen? Potrà sembrarvi strano, ma un bolide del genere è esistito davvero. Con la W12, la Volkswagen ha esplorato la strada delle vetture ad altissime prestazioni, salvo poi fermarsi al mero stadio di sviluppo. Con questo prototipo, la casa di Wolfsburg si è portata a casa ben sette record di velocità, conseguiti nel celebre “anello” di Nardò. Oggi, vi raccontiamo la sua storia.

Qual è la storia della Volkswagen W12?

Negli anni 90 la Volkswagen della gestione del “Patriarca” Ferdinand Piech era ossessionata dalle performance. Di conseguenza, iniziò lo sviluppo di una vettura ad altissime performance, dotata di soluzioni tecniche non convenzionali. Il risultato di questo studio preliminare fu la W12 Syncro, una concept car esposta al Salone di Tokyo del 1997. La vettura aveva una forma coupè sinuosa anche se non originalissima, ma sotto la “pelle” nascondeva due innovazioni interessanti. Il nome Syncro indicava la trazione integrale, la quale scaricava a terra la potenza di un motore 12 cilindri a…W. Fondendo insieme due propulsori VR6, i tecnici avevano ottenuto questo propulsore dall’architettura strana, da 5.6 litri e 414 CV. La W12 ebbe un discreto successo, tanto che si valutò la sua produzione. Nel 1998 Volkswagen presentò anche una versione roadster, mostrata al Salone di Ginevra. Rispetto alla coupè barattava la trazione integrale per quella posteriore, che in seguito divenne la soluzione prioritaria per il modello di serie. Nel 2001 fu presentata la W12 Nardò, dal nome della pista in cui avrebbe fatto i suoi collaudi. In versione esclusivamente coupè, la Nardò aveva un W12 potenziato a 512 CV, un peso di appena 1200 Kg, e prometteva una velocità di 350 Km/h. Dalla Nardò derivo la W12 Record, versione estrema con la carrozzeria in fibra di carbonio. Nonostante lo stadio avanzato, i vertici Volkswagen decisero di non mettere in produzione la vettura: una supercar non era adatta ad un marchio generalista. Nello stesso periodo il Gruppo aveva rilevato la Bugatti, e decise di sfruttare il know how della W12 per realizzare auto premium. Dopo una gestazione infinita, nel 2006 venne lanciata la Veyron, la prima auto di serie da 400 Km/h.


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Il record di Nardò

Prima di pensionare la W12, Volkswagen l’ha portata sull’anello di Nardò, il famoso circuito a forma circolare costruito per i test estremi. Nell’ottobre del 2001, un esemplare della W12 Nardò e uno della Record vennero impiegati per collaudare i componenti in situazioni estreme. L’esame consisteva nel lanciare la macchina in un test di 24 ore, andando il più forte possibile. A guidare le W12 la casa chiamò piloti professionisti del calibro di Mauro Baldi ed Emanuele Naspetti, entrambi con trascorsi in F1. Al duo si affiancò Giorgio Sanna, all’epoca collaudatore e pilota ufficiale Lamborghini. Il trio percorse oltre 7000 Km nell’arco delle 24 ore, con una velocità media di 295, 24 Km/h. Fu il primo di sette record ufficiali, tra i quali la velocità media sui 5000 Km di distanza (295, 44 Km/h) e quello sulle 5000 miglia (ossia 8000 Km, percorsi a 291, 8 Km/h). Era il 14 ottobre 2021. Il 23 febbraio 2002 la Volkswagen tornò a Nardò con la W12 Record, ritoccando i primati precedenti e stabilendone dei nuovi, per un totale di 12. La velocità massima ottenuta fu di 350 Km/h.

Riccardo Trullo
Riccardo Trullo
Aspirante giornalista sportivo e membro orgoglioso della famiglia Periodicodaily. La mia specialità è il motorsport, in particolare la MotoGP ed il panorama americano di NASCAR, IndyCar, IMSA. Non disdegno la F1, campionato che seguo da una vita. E già che ci sono, butto un occhio nel settore delle auto di serie.

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