Visita alla Cia. Trump: “Siete gente speciale”

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Primo appuntamento per Donald Trump: visita alla Cia.

Il neo presidente ha dichiarato innanzitutto come le precedenti tensioni tra lui, il suo staff e i servizi segreti siano state solo “invenzioni della stampa”, perché i media, ha dichiarato, “sono disonesti”. Appare evidente come l’obbiettivo sia ricostruire subito quei rapporti tra Presidenza ed Intelligence, fondamentali per la sicurezza nazionale ed in particolare per la lotta contro il terrorismo.

“Siete gente speciale, avete il mio appoggio” ha dichiarato al quartier generale di Langley. Il suo discorso agli 007 è stato per lo più contrassegnato da espressioni quasi “paterne”, anche eccessive in alcune delle sue parti: “non c’è nessuno che si senta più forte sulla comunità dell’intelligence e la Cia di Donald Trump”, ha continuato, “vi voglio bene, vi rispetto, non c’è nessuno che io rispetti di più dello staff della Cia.

Trump ha sottolineato come non intenda porre limiti di nessun genere ai servizi segreti, ribadendo la sua fiducia nei loro confronti: ” Fino ad ora ci siamo trattenuti, non abbiamo usato tutte le nostre capacità”. Il suo predecessore Obama, aveva provato a frenare la violenta modalità di interrogatorio utilizzata dalla  Cia. Le tecniche utilizzate, come dimostrava un recente rapporto del Senato, andavano oltre il rispetto della dignità umana e la volontà di estrarre informazioni utili dal sospettato: la tecnica del waterboarding (simulazione dell’annegamento) è una delle principali tecniche di tortura usate per interrogare i sospettati di azione terroristica.

Come già pre-annunciato nella campagna elettorale, primo obbiettivo rimane quindi il terrorismo internazionale.