La tempesta ETA continua a far paura in America, pur essendo ormai un ex-uragano. Dopo aver seminato morte e distruzione in diversi Paesi dell’America centrale, come Nicaragua, Honduras e Guatemala,adesso minaccia pericolosamente Cuba e la Florida.
Nelle ultime ore ETA ha lasciato l’America centrale e si è diretto verso Cuba, come depressione tropicale. Durante il suo tragitto ha acquistato nuovamente energia, transitando per le calde acque del Mar dei Caraibi, che presentavano, pensate, una temperatura di circa +29°C: per questo motivo è tornato a rinforzarsi, acquisendo velocemente lo status di tempesta tropicale.
(nell’immagine qui sotto, la Scala Saffir-Simpson, che misura l’intensità dei cicloni tropicali) Attualmente si trova sopra Cuba, dove è già stata allarmata l’intera popolazione e dove, in misura precauzionale, sono stati fatti evacuare soprattutto i litorali, esposti ai forti venti che soffiano attorno ai 120 km/h. Oltre al vento un altro pericolo proviene dalle piogge, che potrebbero risultare torrenziali e in grado di provocare improvvise inondazioni.
Ma non è finita. Il vasto sistema tropicale, secondo le previsioni del National Hurricane Center, proseguirà la sua marcia nelle prossime ore, seguendo una traiettoria settentrionale e raggiungendo così verosimilmente la Florida nella giornata di lunedì 9 novembre: durante il suo cammino non si esclude che possa rinforzarsi ulteriormente, anche passando alla categoria 1 di uragano.
Cosa è previsto? Eta dovrebbe impattare sulla Florida meridionale dove è in atto lo stato di allerta emanato dal governatore Ron Desantis. Massima preoccupazione anche per la città di Miami,dove i venti di tempesta potrebbero provocare blackout in diversi quartieri della città, ma sono innumerevoli altri i disagi che potrebbero provocare le piogge abbondanti; rischi, infine, anche per possibili trombe d’aria, in grado di provocare ingentissimi danni.
La scala SAFFIR-SIMPSON