sabato, Maggio 18, 2024

Spagna: continuano le proteste dopo l’investitura di Sánchez

Continuano le proteste in Spagna dopo l’investitura di Pedro Sánchez. I manifestanti protestano contro la promessa di amnistia fatta da Sánchez agli indipendentisti catalani.

Continuano le proteste in Spagna contro Sánchez

Nuova notte di proteste davanti alla sede del partito socialista PSOE a Madrid dopo l’investitura di Pedro Sánchez. I manifestanti hanno accusato la stampa spagnola di manipolare l’opinione pubblica e hanno definito gli agenti di polizia “cani di Sánchez”. Uomini con il volto coperto hanno sventolato bandiere della dittatura franchista, insieme ad altre con simboli di estrema destra e nazisti. Persone avvolte dalla bandiera spagnola urlavano “N al colpo di stato” mentre bruciavano le bandiere catalane. La polizia è intervenuta in tenuta antisommossa lanciando gas lacrimogeni e sparando proiettili di gomma. Le autorità hanno dichiarato di aver arrestato 10 persone. 

Gli oppositori accusano Sánchez di tradimento della Costituzione e indebolimento del sistema giudiziario per aver promesso l’amnistia ai politici coinvolti nel referendum sull’indipendenza catalana del 2017. Sánchez ha infatti stipulato un accordo con i partiti indipendentisti catalani per ottenere la maggioranza in parlamento e essere eletto nuovamente primo ministro spagnolo. Nell’accordo è prevista anche l’amnistia. Sánchez ha difeso l’amnistia, sostenendo che era necessaria per “guarire le ferite” aperte dalla spinta indipendentista.


Leggi anche: Spagna: Sanchez nominato ancora premier

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