lunedì, Aprile 29, 2024

Socialità e solidarietà

Lo abbiamo sperimentato durante il confinamento dovuto alla pandemia da Covid19 nel 2020, dalle forti limitazioni che ci hanno obbligato a restare isolati e confinati nelle nostre case, quando ci è mancata la possibilità di avere dei contatti fisici e le forme di socialità si sono sviluppate esclusivamente a distanza. Probabilmente lì abbiamo con forza capito quanto è importante rivendicare il senso di appartenenza alla comunità, quindi la socialità e lo spirito di solidarietà. Andiamo ad approfondire.

Bisogno di contatto e senso di appartenenza

Socialità e solidarietà oggi sono aspetti della vita quotidiana che assumono molta importanza.

Oggi è sempre più importante considerare il valore che la maggior parte delle persone attribuisce alla socialità, al senso di solidarietà e a quello di comunità. Si tratta di espressioni che richiamano l’aspetto dell’aggregazione sociale alla quale l’individuo appartiene. Infatti, l’individuo è un essere relazionale per definizione. Anche la costituzione della Repubblica Italiana, con l’Articolo 2, riconosce i diritti inviolabili sia dell’uomo come singolo sia nelle formazioni sociali perché è in queste che ha luogo la sua personalità.

Solidarietà

Il termine ‘società’ deriva dal latino ‘socius’, che significa ‘alleato’. Indica che gli individui, siccome sono membri di una società, appartengono alla società, pur avendo interessi specifici personali. Si prestano reciproco aiuto nell’affrontare i problemi comuni a tutti. Questo atteggiamento si chiama solidarietà. Deriva dall’essere parte di un gruppo, quindi dalla socialità.

Allora gli abbracci, i baci, i contatti quando non ci sono, mancano. Non possono essere colmati da videochiamate, oppure da abbracci virtuali.

L’uomo è essere relazionale

Ci si riunisce in gruppi fino a costituire società organizzate e Stati, fin dall’antichità.

Ciò è dovuto:

  • alla tendenza istintiva e naturale di aggregazione tra gli individui tra di loro;
  • alla garanzia di sopravvivenza per i singoli individui perché restare separati significa essere più fragili rispetto alle minacce della natura.

L’uomo nasce come essere relazionale

Come diceva Aristotele, l’uomo è animale sociale. Infatti le società esistono per il vantaggio che gli individui ne traggono. La tendenza alla socialità è una caratteristica intrinseca all’umanità.

Dunque, l’uomo ha una propensione a vivere insieme agli altri. Come pure esprime questa convivenza nella creazione delle strutture, che sono le città.

Senso di appartenenza e solidarietà

Gli individui nella socialità sono caratterizzati dall’essere legati tra di loro tanto da sviluppare solidarietà e benevolenza, a prescindere dai legami di parentela.

Ogni individuo appartiene contemporaneamente a più gruppi. Ad esempio, famiglia, scuola, compagnia di amici, impiego. Tutti questi gruppi costituiscono la società. A volte l’appartenenza a un gruppo può essere volontaria. Ad esempio appartenere ad una squadra di calcio o ad un partito politico. Altre volte appartenervi è indipendente dalla propria decisione. Come può essere ad esempio l’appartenenza ad un popolo di una certa nazione.

L’aggregazione e solidarietà

Perché si decide di entrare a far parte di un gruppo? Ci si aggrega per poter conseguire insieme obiettivi che altrimenti da soli sarebbero complessi o impossibili da raggiungere. Per puro piacere e perché si sta bene insieme.

Così nasce la solidarietà che consiste in iniziative su base volontaria di soggetti privati a favore di altri soggetti privati che vengono considerati più fragili. Si tratta della ‘solidarietà sociale’ che arriva alla facoltà di farsi carico dei bisogni delle persone in difficoltà, ad esempio attraverso iniziative private benefiche.

Esistono altri due tipi di solidarietà che sono: quella politica che consiste nell’interessarsi ai problemi dello Stato e nel partecipare alla vita pubblica, ad esempio attraverso il voto. E la solidarietà economica che consiste nel fare in modo che lo Stato provveda ai bisogni pubblici, ad esempio attraverso il pagamento delle tasse. Quindi si ritorna ai diritti e ai doveri che la Costituzione garantisce.

Conclusioni

Il riferimento è sempre alla società. Come pure alle reti sociali che nascono nei tempi moderni quando si parla di socialità ai tempi di Internet. Infatti le reti sociali raggruppano individui che possono vivere anche in località tra di loro molto lontane, grazie alla cosiddetta generazione 2.0, ovvero quella popolazione nata e cresciuta nell’era digitale abituata a relazionarsi attraverso il web 2.0 e a incentivare la reciprocità della comunicazione favorendo un rapporto paritario tra gli utenti che si incontrano in rete attraverso blog, forum e comunità. Tenendo in considerazione l’aspetto della dipendenza da internet che rappresenta la conseguenza dell’abuso dal web, possiamo dire che qualora la rete venga utilizzata nei limiti ragionevoli, è un vantaggio per la socialità e la cooperazione.

https://www.periodicodaily.com/sappiamo-metterci-in-relazione-con-gli-altri/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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