Nuove proteste in Siria contro il regime di Bashar al Assad. Dopo 12 anni, gli analisti temono delle nuove “primavere arabe”. Le proteste sono scoppiate a causa delle sempre più precarie condizione economiche dei siriani.
Nuove proteste in Siria contro Assad
Da otto giorni si stanno verificando grandi proteste in Siria contro il regime di Bashar al Assad e le condizioni sempre più precarie dell’economia siriana. Le proteste contro Assad si sono svolte in una serie di città di diverse province della Siria: centinaia di persone hanno manifestato chiedendo la fine del regime di Assad, evocando possibili scenari delle rivolte del 2011, le cosiddette “primavere arabe”. Domenica, decine di manifestanti si sono riuniti nella città di Suwaida. I manifestanti hanno scandito slogan contro il presidente Assad, hanno chiesto le sue dimissioni e che il governo venga rovesciato. Durante le proteste sono state parzialmente bloccate le strade e sono stati assaltati gli uffici del partito di Assad, il Baath.
Le proteste contro Assad si sono amplificate nell’ultima settimana dopo che il presidente ha deciso di ridurre i sussidi previsti per l’acquisito di carburante. Il governo di Assad ha affermato che tale decisione è necessaria per ridurre il deficit pubblico della Siria, in cui nel frattempo l’inflazione è cresciuta moltissimo.
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