Sono in corso negoziati diplomatici segreti tra Stati Uniti e Russia. Un negoziatore americano afferma che la Crimea è una linea rossa che non deve essere oltrepassata. Altrimenti la Russia potrebbe usare armi nucleari contro l’Ucraina.
Come riportato dal media indipendente russo Moscow Times, i governi statunitense e russo starebbero discutendo segretamente del conflitto russo-ucraino. All’inizio di luglio, la NBC ha riferito che il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha incontrato alti funzionari statunitensi al di fuori dei canali ufficiali.
Queste discussioni segrete sono note come “track 1.5”, mentre “track 1” si riferisce agli scambi ufficiali tra i due governi e “track 2” ai dialoghi non ufficiali tra esperti.
I media russi sostengono di essere riusciti a parlare con uno dei negoziatori coinvolti in questi scambi segreti, che ha voluto rimanere anonimo in considerazione della riservatezza di queste discussioni.
“Putin è il principale ostacolo a qualsiasi progresso”.
A suo avviso, le possibilità dell’Ucraina di riconquistare la Crimea, persa nel 2014, sono molto scarse nonostante le ambizioni dichiarate da Kiev. Si tratta addirittura di una linea rossa per il Cremlino. Il negoziatore americano afferma che “se la Russia pensa di perdere la Crimea, userà sicuramente le armi nucleari”.
Gli Stati Uniti avrebbero anche proposto di organizzare referendum nei territori occupati dalla Russia, ovvero nelle province di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporijjia, dopo quelli del settembre 2022 organizzati dalle autorità russe. Il governo del Cremlino avrebbe rifiutato questa proposta.
Il diplomatico anonimo si rammarica che questi colloqui siano giunti a un punto morto, affermando che “Putin è il principale ostacolo a qualsiasi progresso” nella ricerca di una soluzione al conflitto.