domenica, Maggio 5, 2024

Roberta Morzetti e la forza dell’arte senza limiti

L’artista Roberta Morzetti prende spunto da una citazione di Francisco Goya per ricreare con le sue sculture una narrazione artistica della fragilità umana che diventa FORZA. L’utilizzo della ragione in modo errato può creare mostri, ma i suoi personaggi scolpiti invece, allestiti all’interno di un luogo sacro, raccontano l’essere che aspira a innalzarsi per ritrovare il proprio “Io”.  La visione onirica che appartiene all’artista dà forma a miracoli laici, necessari per vivere, non solo in armonia con sé stessi, piuttosto per diventare parte integrante e fondante di una nuova comunità. Il risveglio interiore si fa portavoce di una necessità collettiva di armonia e pace. L’esposizione è in programma dal 15 al 30 luglio alla Chiesa di Sant’Agostino a Tuscania.


Biennale di Viterbo Arte Contemporanea: gli appuntamenti


Il sonno della ragione genera mostri

Citazione di FRANCISCO GOYA

Che legame esiste tra le sculture di Roberta Morzetti e il luogo dell’esposizione?

La curatrice della mostra, Velia Littera, nonché direttrice della galleria Pavart di Roma, da anni segue la Morzetti nel suo percorso artistico. Quindi ha colto l’occasione della Biennale di Viterbo per presentare una mostra personale della scultrice in un luogo meraviglioso, la chiesa di Sant’Agostino a Tuscania. Un tributo alla sua città natale che già conta tanti artisti noti, Giuseppe Cesetti, Gianni Asdrubali, Kokocinski Bonaria, Ennio De Santis. Ci sono anche Gino Bernardini e Massimo Lippi.

Roberta Morzetti

Nata nel 1979, laureata con lode all’Accademia delle Belle Arti di Viterbo, ha fatto una breve esperienza nel mondo della moda e del teatro. Tuttavia da circa dieci anni si dedica esclusivamente alla scultura. Vive e lavora a Tuscania. La storica dell’arte Greta Alberta Tirloni la descrive così. “Morzetti è un’artista che riesce a presentare il corpo con evidenza, originalità, autenticità e pienezza, nella sua essenza semplice e al tempo stesso forte. Utilizza infatti materiali consistenti forti duri, come l’acciaio di Koons, plasmandoli però non in oggetti di comune conoscenza. Li trasforma in sculture con forme sinuose che velano ed evocano significati profondi. Le sue opere mostrano così immagini che quasi sono scenari per grande musica, per ampie sinfonie”. 

La rielaborazione di stili precedenti

L’esperta commenta il lavoro della creativa. “Un’artista che attraverso il suo linguaggio della scultura, racconta la società e il tempo attuali, dal punto di osservazione e nella prospettiva di una donna contemporanea. Richiama la natalità nel Paese dell’arte per eccellenza e l’influenza conseguente. Nelle opere infatti spesso può presentarsi una simbologia e forme in cui intravedere rielaborazioni dell’arte italiana, come il Barocco. Gli elementi si fondono perciò, anche attraverso l’uso del fuoco della fiamma ossidrica, in richiami dell’arte contemporanea, e anche alla tradizione, al fuoco sacro dell’athanor alchemico, con i suoi significati ermetici. L’arte per Morzetti acquisisce così un significato, un’esigenza che copre tutta la vita, a partire dalla sua propria esistenze: le opere divengono così quasi sue figlie, come ama dire”.

L’arte senza limiti di Roberta Morzetti in PAX_22

Tirloni ha visto nel talento una capacità particolare. “Per lei l’Arte non può essere imprigionata in parole, descrizioni poiché si finirebbe per limitare, contenere ciò che ha in sé bagliori dell’infinito. Per Klein il colore puro, il blu e il superamento stesso di linee e forme era un mostrare l’immenso quale vera essenza dell’arte. In De Dominicis l’arte in sé rappresentava il superamento del tempo e dei suoi confini. Anche per Morzetti l’Arte e la sua sensibilità va oltre il Tempo, vincendo così le costrizioni dello spazio e del tempo. Le opere sono simboli che quasi emergono dal vuoto, tramite una materia consistente, prendono vita, lanciano un messaggio contemporaneo. Ci sono, appaiono lì su tavole, di un teatro o di una tolda di nave, in una città moderna e industriale, ma sono silenti”. La mostra sarà visitabile tutti i giorni della Biennale di Viterbo dalle 18 alle 20.30.

Immagine da cartella stampa.

https://www.facebook.com/biennaleviterbo

Odette Tapella
Odette Tapella
Vivo in piccolo paese di provincia. Mi piace leggere, fare giardinaggio, stare a contatto con la natura. Coltivo l'interesse per l'arte, la cultura e le tradizioni.

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