venerdì, Maggio 3, 2024

Referendum Ecuador: Sì alle riforme contro la criminalità

Si è concluso il referendum in Ecuador. Gli ecuadoriani sostegno le riforme contro la criminalità, ma sono contrari a quelle economiche.

Referendum Ecuador: Sì alle riforme sulla criminalità, No a quelle economiche

Gli ecuadoriani hanno espresso ampio sostegno alle proposte del presidente Daniel Noboa per rafforzare la lotta contro la criminalità organizzata, ma si sono invece oppositi alle riforme economiche per creare occupazione attraverso la legalizzazione dei contratti a ore e attirare investimenti accettando arbitrati internazionali. Tra gli undici quesiti che componevano il plebiscito, il ‘Sì’ ha vinto con percentuali comprese tra il 73,05% e il 61,97% in nove quesiti con misure di rafforzamento dello Stato contro la criminalità organizzata, e il ‘No’ ha prevalso nelle proposte di arbitrati internazionali (64,88%) e contratti a ore (68,83%).

Ora Noboa potrà rafforzare la sua crociata contro la criminalità organizzata. Tuttavia, la sua promessa elettorale di creare posti di lavoro per i giovani viene vanificata dal fatto che gli viene impedita la possibilità di legalizzare i contratti a ore, nonché di attrarre investimenti esteri, dopo che questi sono diminuiti negli ultimi anni. “Abbiamo difeso il Paese, ora avremo più strumenti per combattere la criminalità e riportare la pace nelle famiglie ecuadoriane”, ha detto Noboa dopo il risultato del referendum.

Alcune riforme entreranno subito in vigore

Tre misure entreranno in vigore non appena saranno annunciati i risultati ufficiali, trattandosi di emendamenti alla Costituzione del 2008, approvati durante il mandato presidenziale di Rafael Correa. Entreranno subito in vigore la partecipazione permanente delle Forze Armate a fianco della Polizia nelle operazioni contro la criminalità organizzata, le estradizioni degli ecuadoriani richieste dalla Giustizia di altri paesi e l’istituzione di un sistema di tribunali in materia costituzionale.

Le altre sei riforme dovranno passare prima per l’Assemblea nazionale (Parlamento). Tra queste ci sono: l’affidamento alle Forze armate del controllo dell’accesso alle carceri, l’inasprimento delle pene per i reati legati alla criminalità organizzata e l’eliminazione dei benefici carcerari per alcune di queste figure, così che i condannati per queste cause debbano scontare l’intera pena in carcere, la creazione di un reato di possesso e porto di armi ad uso esclusivo della polizia e delle forze armate, nonché un meccanismo per dotare queste forze statali di armi sequestrate ai criminali e un altro per trasportare espropri espressi di beni illeciti.


Leggi anche: L’Ecuador voterà il referendum su sicurezza, occupazione e giustizia

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