venerdì, Aprile 26, 2024

Quarto Oggiaro (Milano)- Tassista abusivo libero, non è stato stupro.

Ieri sera l’uomo di origini sudamericane, finito in carcere sabato scorso con l’accusa di tentato stupro ai danni di una 21enne connazionale, è tornato in libertà. Il pm di turno Sergio Spadaro non ha chiesto la convalida del fermo né la misura cautelare per l’uomo, in quanto pare che ci sia stato un rapporto consenziente e i due stessero litigando per un video. Dalle indagini, è emerso che il racconto della ragazza non è poi così veritiero e trasparente, e invero sono stati i testimoni, ossia gli abitanti del quartiere, a pensare che fosse un tentativo di stupro, ma le cose non stavano così. Tra gli elementi acquisiti agli atti, infatti, un video, girato dalla stessa giovane, che mostrerebbe un rapporto consenziente tra i due.

La giovane aveva raccontato che sabato sera, dopo una serata in discoteca, aveva accettato di farsi accompagnare a casa da un tassista abusivo, che l’ha invece portata in un posto isolato a Quarto Oggiaro (a nord di Milano). Stando alle sue parole fallaci, l’uomo l’aveva aggredita stringendole le mani al collo e strappandole i vestiti di dosso, e nella disperazione lei era riuscita a suonare il clacson dell’auto, attirando l’attenzione gli abitanti del condominio sotto cui si trovava. Uno di loro si è affacciato alla finestra, ha visto la scena e ha iniziato a urlare, richiamando l’attenzione di altri residenti.

L’assalitore ha tentato a quel punto di scappare con la macchina, lanciando la ragazza fuori dall’auto e abbandonandola più avanti, vicino all’ufficio dell’Unità tutela donne e minori della Polizia locale.La giovane era stata poi soccorsa da un’ambulanza e portata alla clinica Mangiagalli, e subito dopo erano partite le indagini. L’aggressore era stato fermato nel giro di poche ore, grazie all’aiuto dei tassisti milanesi, a cui da tempo faceva concorrenza con la sua attività abusiva.

E invece le cose stanno diversamente, in quanto, quando gli abitanti del quartiere sono intervenuti, secondo le deposizioni soppraggiunte in ambienti giudiziari milanesi, la coppia stava litigando violentemente per un video ripreso dalla donna con il cellulare.

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